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Visualizzazione dei post da novembre, 2023

Intervista ai MADVICE

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Death melodico che prende spunto dai maestri At The Gates ma riesce anche ad essere abbastanza peculiare per i frequenti stac chi groove e qualcosa di hardcore. A tutti voi, i Madvice! 01. Ciao ragazzi. Il vostro nuovo lavoro si intitola “Under the Burning Sky”, parliamo un po' del suo processo di realizzazione e di quanto ci avete impiegato per ultimarlo. Ciao, grazie per l’intervista. Il processo compositivo di “Under the Burning Sky” è iniziato poco dopo l’uscita del precedente album, “Everything Comes to an End”. Abbiamo impiegato un po' di tempo a ultimarlo perché, fino al momento in cui ci siamo bloccati per l’emergenza COVID-19, ci siamo dedicati totalmente ai live. Chiusi in casa per il lockdown, abbiamo impiegato veramente poco per finire gli ultimi pezzi, dopodiché siamo entrati in studio e abbiamo registrato. Generalmente, il processo compositivo parte da Maddalena e Raffaele (rispettivamente chitarra e basso), poi la struttura viene passata a me e Marco (voce e batt

BEYOND THIS EARTH "Portraits Of The Absurd" (Recensione)

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Full-length, Independent (2023) Incomincio col dire che io arrivo da sonorità heavy metal più anni Ottanta, un po' diverse da quelle del gruppo citato. Trovo che siano molto graffianti, ed hanno un sound molto cupo e oscuro, un metal molto più aggressivo rispetto a ciò a cui sono abituata io. La voce mi ricorda un po' quella di Lemmy dei Motorhead, però si lega a bene alla parte ritmica. Le chitarre sono dure, pesanti, toste, come piacciono a me. Anche la batteria è ben pestata, dura! 

LA MENADE "Reversum" (Recensione)

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Full-length, Time To Kill Records (2023) Terzo album per La Menade, formazione italiana che potrebbe benissimo essere considerata come tra quelle che hanno saputo portare il metal "alternativo" in Italia, forse inizialmente come tributo a quello che stava succedendo oltreoceano tra i due millenni, ma che poi col tempo per vari motivi si è ritagliata un posto preciso e un sound riconoscibile. Questo è evidente soprattutto in questo "Reversum", album che per la prima volta nella carriera di queste tre ragazze presenta testi in inglese. La storia di questa band è comunque ormai ventennale più o meno e ricorda un pochino quello che fecero i Linea 77 tanti anni fa, che provarono a fare il botto all'estero e poi si dissolsero nel nulla. 

NERUMIA "Senza realtà" (Recensione)

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Full-length, Nova Era Records (2023) Nova Era Records è una label attenta alle valide realtà estreme, soprattutto italiane. Sono molte le band interessanti che ha nel proprio roster, e non fanno eccezione questi svizzeri Nerumia, anche se dai titoli dei brani (e dal titolo dell'album stesso in questione) ne spiccano molti in italiano e ciò ci induce a pensare che qualche radice italiana all'interno della band ci sia. D'altronde il mastermind della band, ovvero Pasquale Rivetti, che si è occupato di suonare diversi strumenti in quest'album, ha appunto un nome italiano.

Intervista agli SVIET MARGOT

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Gli Sviet Margot sono una band già affermata e stanno riscuotendo i meritati consensi, soprattutto dopo aver realizzato un un terzo album ottimo come " Into The Badlands "! Abbiamo avuto il piacere di parlare con Tiziana Giudici, cantante istrionica ed iconica della band, che ha risposto anche a nome di tutta la band alle nostre domande. A voi il resoconto di questa lunga ed interessante chiacchierata virtuale! 1 - Ciao ragazzi, presentatevi con una breve biografia dagli inizi ad oggi! Siamo Tiziana Giudici cantante, autrice compositrice, e Alessandro Galizi bassista, autore, compositore e arrangiatore. Siamo i membri della band romana nata nel 2006, suonavamo nei locali di Roma cover di generi vari, tra cui Tori Amos, The cure, Depeche Mode, Coldplay e tanti altri, poi abbiamo iniziato a comporre musica e abbiamo ufficializzato il nome attuale con l’uscita del nostro primo album nel 2013 “Spiriti di luce”.

Intervista ai BÖLTHORN

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I BÖLTHORN rappresentano il futuro del melodic death metal italiano, data la loro giovane età e dato anche il fatto che il loro primo album, "Across The Human Path" era stato ben accolto un po' da tutti e presentava una band al debutto ma già con le idee piuttosto chiare! Ne parliamo con Ironcross, chitarrista e fondatore della band. 1 - Ciao Ragazzi, il vostro debutto risale ormai al 2018, cosa avete fatto in questi cinque anni? Ciao a tutti! Sono Ironcross. Dall'uscita nel 2018 di Across the Human Path stavamo già lavorando ai pezzi nuovi in parallelo, infatti era già in cantiere il secondo album. Poi, a causa della pandemia, al cambio di formazione (dipartita di Rob, seconda chitarra e compositore) e altro, ci siamo un po' bloccati. Ma "sicuramente", nel prossimo anno entreremo in studio.

Intervista a OF THE MUSES

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" Senhal " è un album che di certo non può e non deve passare inosservato. Benedetto dalla sempre attiva My Kingdom Music, il debutto degli Of The Muses si candida come uscita imprescindibile in ambito estremo del 2023. E sebbene molti puristi obietteranno su cosa sia estremo e cosa no, noi pensiamo che al di là del genere proposto, ovvero un black metal piuttosto depressivo e atmosferico, Of The Muses sia un progetto talmente radicale e "sentito" che pochi dubbi lascia circa il termine "estremo" per descriverlo. Ne parliamo con la tuttofare Cristina Rombi. 1 - Ciao e benvenuta su Hardheavycore webzine! Vogliamo ripercorrere i passi essenziali della carriera degli Of The Muses fino alla pubblicazione di "Senhal"? Ciao a tutti! Anche se molto del materiale confluito su Senhal risale a diversi anni fa, OtM é un progetto relativamente recente, quindi i passi compiuti finora non sono tanti: nel 2020 ho deciso che avrei smesso di aspettare il “moment

DAWN OF A DARK AGE "Transumanza" (Recensione)

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Full-length, My Kingdom Music (2023) Presentiamo questa realtà tutta italiana per chi ancora non la conoscesse, e lo diciamo da subito: chiunque ami l'avanguardia nel metal estremo qui potrà trovarsi a casa sua, grazie ad un album strabordante come questo "Transumanza": "I Dawn of a Dark Age sono una band Avantgarde/Black Metal nata nel 2014 dal polistrumentista Vittorio Sabelli, jazz e musicista classico, che per primo ha dato al clarinetto un ruolo principale all'interno del Black Metal. Dopo la saga "I Sei Elementi" e una pausa di tre anni, la band torna con una tetralogia dedicata al Sannio e ai Sanniti con i primi due capitoli "La Tavola Osca" e "Le Forche Caudine" (risultato tra i migliori dischi del 2022 in molte classifiche di webzine di tutti i Paesi) uscito per l'etichetta francese Antiq.

OF THE MUSES "Senhal" (Recensione)

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Full-length, My Kingdom Music (2023) La già conosciuta nell'underground italiano Cristina Rombi irrompe sul mercato con un album davvero bello e che mette a nudo sia il talento di questa ragazza, che in questo album ha fatto tutto, ma anche i suoi sentimenti e le sue emozioni. "Senhal" è un album che nesce sulla scia del depressive BM e dello shoegaze, ma non si ferma solo a questo, rivelandosi un ascolto molto vario e che molto deve anche al gothic metal, al dark rock e all'ambient.