OF THE MUSES "Senhal" (Recensione)


Full-length, My Kingdom Music
(2023)

La già conosciuta nell'underground italiano Cristina Rombi irrompe sul mercato con un album davvero bello e che mette a nudo sia il talento di questa ragazza, che in questo album ha fatto tutto, ma anche i suoi sentimenti e le sue emozioni. "Senhal" è un album che nesce sulla scia del depressive BM e dello shoegaze, ma non si ferma solo a questo, rivelandosi un ascolto molto vario e che molto deve anche al gothic metal, al dark rock e all'ambient.

Da queste coordinate ne nascono 5 brani interpretati quasi alla perfezione sotto il profilo strettamente vocale, ma che anche sotto l'aspetto strumentale non sfigurano dinnanzi a nomi blasonati dell'ambito in cui si muove Of The Muses. Innanzitutto nel 2023, e per questo genere, occorre avere una produzione all'altezza in cui tutto sia chiaro e questo obiettivo è stato raggiunto in pieno, grazie a chitarre limpide e definite, tastiere vivide e sezione ritmica potente e raffinata. Poi l'aspetto più importante sono le canzoni, che devono essere messe in evidenza con una capacità compositiva e di arrangiamento adeguati. Ebbene, anche qui non vi sono difetti!

Signori e signore, se questo album fosse uscito a nome Myrkur o Alcest qualche anno fa, ne avrebbero parlato anche i muti. La sensazione è proprio quella che Cristina abbia voluto curare tutto in maniera maniacale, perchè crede nella sua proposta e non voleva buttarla in pasto ad ascoltatori iper critici in modo approssimativo. Che poi molti di questi ascoltatori iper critici verso questo genere di produzioni sono italiani...Basti vedere come tanti hanno parlato a vanvera della già citata Myrkur o dei progetti di Neige, artisti che possono piacere o meno, ma che hanno ridato linfa ad un genere, il black metal, che avrebbe campato solo di slogan e dietrologie condite da politica becera.

Of The Muses se ne frega e tira fuori un capolavoro di album, dove le canzoni non sembrano mai statiche ma anzi, nel loro minutaggio a volte elevato riescono ad intrattenere sempre di più verso dei finali che rimettono in discussione quello che pareva si dovesse dimostrare nei primi minuti. Insomma, al di là dei generi, il consiglio che possiamo darvi è questo: se vi piacciono solo gli Archgoat e quel tipo di black metal tutto muscoli e genocidio, state alla larga da "Senhal". Se invece volete un album emotivo, profondo, intelligente e ben suonato siete sulla strada giusta. "Senhal" è un viaggio che tanti dovrebbero provare a percorrere.

Recensore: Mirco Innocenti

Tracklist:
1. I
2. II
3. III
4. IV
5. V

Line-up:
Cristina Rombi: All instruments

Links:
– MY KINGDOM MUSIC: https://linktr.ee/mykingdommusic
– OF THE MUSES: https://www.facebook.com/ofthemuses

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