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Visualizzazione dei post da aprile, 2024

Intervista ai TESSILGAR

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I Tessilgar stanno per pubblicare il loro primo album e quindi siamo andati a parlare con loro di questo e di altro. Una realtà interessante la loro, che non vediamo l'ora di scoprire attraverso un full-length, dato che i due singoli apripista fanno ben sperare per un ottimo debutto! 1 - Ciao e benvenuti su Hardheavycore Webzine! Vogliamo cominciare parlando del vostro nuovo singolo "By Your Side"? Ciao ragazzi e grazie per l’occasione! “By Your Side” è stato il nostro primo singolo, uscito circa un anno fa. Per noi è stato un momento importantissimo perché dopo anni di cambiamenti e di grandi fatiche, siamo riusciti a produrre e far uscire un nostro brano indedito. Il feedback è stato grandioso e ancora oggi “By Your Side” non smette di darci soddisfazioni, soprattutto quando lo suoniamo dal vivo. 2 - Quali sono le vostre influenze musicali e che peso hanno avuto sul vostro sound? I componenti della band hanno provenienze e influenze musicali disparate: c’è chi arriva d

IN AUTUMN "What's Done Is Done" (Recensione)

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Full-length, My Kingdom Music (2024) Quindici anni di carriera circa e tre album all'attivo. Queste in breve le credenziali di questa band veneta, che ha anche però cambiato ad ogni release il cantante. Poco male perchè il nuovo singer, che risponde al nome di Giuliano Zippo, sembra integrarsi alla perfezione in un sound che è molto simile a ciò che band come Paradise Lost e Anathema proponevano ai loro esordi o poco dopo. Un cantante quindi che sa alternare voce pulita e voce graffiante, tutto sempre all'insegna della decadenza. Eh sì, perchè questo album non si schioda mai dalla formula dei maestri citati poco sopra, anche se a volte sembra che la band voglia buttarsi in qualche accenno di contemporaneità, con dei riff circolari e potenti che potrebbero rimandare al post rock e al post metal degli anni Duemila. Ma in buona sostanza questo è un album per chi ha amato dischi come "Icon" o "Draconian Times", o ancora "Like Gods Of The Sun" dei My Dy

ENRICO BENVENUTO "Transition" (Recensione)

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Full-length, Fusion Core Records (2024) Enrico Benvenuto è un chitarrista italiano, già conosciuto come fondatore del gruppo Dammercide. In questa sua prima opera solista si fondono armoniosamente la sua spiccata vena tecnica e quella più melodica. "Transition" è un album interamente strumentale che convince sin dai primi ascolti, perchè ha idee, freschezza e propone un progressive metal che sicuramente farà felici coloro che amano gli album interamente strumentali e soprattutto i fanatici della chitarra.  Si sentono echi dei grandi chitarristi del passato, da Vai a Satriani, a Malmsteen, ma è anche al presente che Enrico guarda, con una certa personalità e scale che talvolta sconfinano in altri territori lontani dal rock, come ad esempio in "Rainstorm" dove quasi si sente qualche accenno arabeggiante nella sua chitarra. Sono buoni gli intermezzi più tranquilli che serpeggiano tra le tracce (" Shadows (Dämmerung Homicide") , come se questo fosse un viaggio

Intervista ai KALAH

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Se volete essere travolti da un metal moderno, molto influenzato dall'elettronica, con chitarre ribassate in pieno stile djent/metalcore e il tutto spruzzato con un po' di power metal, allora provate a dare un ascolto al secondo album di questi romagnoli Kalah. Noi l'abbiamo recensito QUI e ne siamo rimasti più che ben impressionati! Ora tocca alla band rispondere alle nostre domande. Buona lettura. 1 - Ciao e benvenuti su Hardheavycore webzine! Vogliamo ripercorrere i passi essenziali della carriera dei Kalah fino alla pubblicazione di "And Yet It Dreams"? Alessio: i Kalah sono nati nel 2020 e dopo aver pubblicato un paio di EP autoprodotti nel 2022 siamo usciti col nostro debut album “Descent into Human Weakness” tramite la tedesca Pure Steel Records ed abbiamo avuto l’occasione di aprire a grandi band come Vision of Atlantis, Seventh Wonder e Deathless Legacy. Nel 2023, tra un live e l’altro, ci siamo impegnati nel dare un successore al primo album ed eccoci qu

KALAH "And Yet It Dreams" (Recensione)

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Full-length, Nova Era Records (2024) I Bolognesi Kalah sono una di quelle band che rifugge ogni tipo di classificazione. Prendono il metal e lo rivoltano come un calzino con un mix tra metalcore, groove e industrial, per farla breve. Ma dietro questo c'è una ricerca del particolare, dell'arrangiamento quasi impossibile che lascia davvero stupiti, infatti potremmo anche parlare di progressive metal tanto è complessa la loro musica.  Sicuramente l'elettronica è il fattore X che imprime a questo album un alone futuristico, ma anche il resto guarda molto al futuro. Innanzitutto Claudia Gigante è una cantante che sa modulare la sua voce come vuole, mantenendosi però sempre su registri melodici ma non andando mai a sconfinare nel symphonic power metal, e quindi non abbiamo influenze "classiche" nella sua voce (non è un soprano da opera, per intenderci). "And Yet It Dreams" è un disco che potrebbe per certe cose rimandare a band come Dragonforce, Amaranthe, all