ENRICO BENVENUTO "Transition" (Recensione)


Full-length, Fusion Core Records
(2024)

Enrico Benvenuto è un chitarrista italiano, già conosciuto come fondatore del gruppo Dammercide. In questa sua prima opera solista si fondono armoniosamente la sua spiccata vena tecnica e quella più melodica. "Transition" è un album interamente strumentale che convince sin dai primi ascolti, perchè ha idee, freschezza e propone un progressive metal che sicuramente farà felici coloro che amano gli album interamente strumentali e soprattutto i fanatici della chitarra. 

Si sentono echi dei grandi chitarristi del passato, da Vai a Satriani, a Malmsteen, ma è anche al presente che Enrico guarda, con una certa personalità e scale che talvolta sconfinano in altri territori lontani dal rock, come ad esempio in "Rainstorm" dove quasi si sente qualche accenno arabeggiante nella sua chitarra.

Sono buoni gli intermezzi più tranquilli che serpeggiano tra le tracce ("Shadows (Dämmerung Homicide"), come se questo fosse un viaggio nelle emozioni di questo artista, senza limiti. Il disco comunque si apre con un pezzo decisamente diretto quale è "The Run", ma successivamente si arricchisce di tanti umori e sensazioni a volte delicate, come nella bellissima "1998" dove vi sono anche strumenti ad arco e il tutto si ammanta di una dolcezza davvero contagiosa. Il basso si sente e fa un ottimo lavoro, ma in generale la sezione ritmica convince in toto (Marco Portalupi si è occupato del basso, mentre Massimo Balanzino della batteria).

Ci sono anche passaggi un po' oscuri che si alternano a spiragli di sole che ricordano band come Dream Theater o anche un altro grande chitarrista nostrano come Demetrio Scopelliti, come si può sentire in un dei brani più convincenti del lotto, la varia e sfaccettata "The Goldfinch" e la dura e schietta "Straight Ahead".

Ovviamente dischi come questo hanno un unico, grande limite, ma che potrebbe essere anche il loro punto di forza: mirano ad un pubblico specifico e difficilmente chi non ama gli assoli e la chitarra come protagonista potrà apprezzare questo album. Ci sono elementi nell'album che sembrano pensati per far breccia su larga scala però quindi questo album, paradossalmente, potrebbe anche essere una buona colonna sonora per chi vuole semplicemente passare un po' di tempo assieme a della musica suonata bene e che a tratti stupisce perchè esula persino dal rock, come nella ballad "radiofoniche" quali sono "A Quiet Day" o "Legacy".

In ogni caso noi promuoviamo a pieni voti questo album, l'ennesimo gioiello partorito dalla nostra Penisola, ennesimo segnale che dalle nostre parti il rock gode di ottima salute!


Recensore: Mirco Innocenti

Tracklist:
01. The Run
02. Rainstorm
03. 1998
04. The Goldfinch
05. A Quiet Day
06. Shadows (Dämmerung Homicide)
07. Straight Ahead
08. Transition
09. Legacy
10. The Beginning

Line-up:
Enrico Benvenuto - Guitars & programming
Marco Portalupi - Bass
Massimo Balanzino - Drums

Links:
Bandcamp

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