ZED & DALIA NERA "Asocial Network" (Recensione)
Full-length, Nadir Music
(2024)
Band che arriva al suo debutto dopo un po' di vicissitudini legate al cantante e chitarrista Gianni Zed e alla band Dalia Nera, che si sono riavvicinati all'incirca nel periodo 2017-2018, dopo che Gianni Zed aveva pensato ad una ipotetica soluzione come one man band, ma poi riunitosi coi suoi vecchi compagni di band. Inoltre l'emergenza da Covid-19 ha rallentato un po' i piani della band, ma oggi possiamo parlare finalmente di questo "Asocial Network" in termini del tutto postivi.
Partiamo dal suo concept lirico che, attraverso l’utilizzo di metafore, tocca alcune delicate tematiche sociali di oggi, come il cyber-bullismo e la dipendenza dai social network. Musicalmente la band si muove tra l'hard rock moderno alla Alter Bridge o Godsmack fino a toccare il progressive e il djent metal. Eccezionale la prova vocale di Gianni Zed, da vero rocker di razza, con un largo uso di acuti. Anche la sua chitarra è funambolica, si lascia andare in un riffing contorto ma melodico e in assoli di altissimo livello. La produzione esalta la componente più dura della band, ma in ogni brano c'è un alto tasso di melodia, e questo potrebbe far chiamare in causa vagamente anche certe cose dei Dream Theater, come dimostra largamente la strumentale "Asocial Network", forse il pezzo più prettamente prog del lotto. Se prendiamo poi un altro brano molto tecnico come "The Darkness" possiamo sentire l'influenza palese del progressive in questo album e un certo alone pessimista tipico di alcune canzoni della band di John Petrucci. Lo stesso stile chitarristico della band prende forse spunto da lui.
Le accordature ribassate fanno in modo di creare un muro di suono notevole. Si sentono persino echi di band come i Nevermore in un pezzo come "Headown", e di certo questo brano rappresenta uno degli episodi migliori del lotto, con i suoi momenti cupi e introspettivi e il cantato particolare che lo caratterizza. Non certo da meno tutti gli altri brani comunque. La band è in palla dal primo all'ultimo minuto e ha fatto un gran lavoro tecnico e compositivo, cercando di regalare un prodotto di altissima qualità, anche a livello di produzione. Anche il lavoro della sezione ritmica è notevole e in questo senso un pezzo come "Game Over" fa risaltare il drumming di Riccardo Cascone, fantasioso e senza limiti di sorta. Per chi non li conoscesse rimedi subito, questo album spacca il culo, e scusate il francesismo.
Recensore: Mirco Innocenti
1. Asocial Network
2. Rule Your Head
3. Searching For Normality
4. Killers Of The Soul
5. The Darkness Of Your Days
6. Headown
7. Beyond This Broken Glass
8. Game Over
9. Asocial Network
Gianni Zed - Vocals - Lead Guitars
Giorgio Giannì - Guitars
Tuccio Scarso - Guitars
Francesco Parisi - Bass
Riccardo Cascone - Drums
Links:
Commenti
Posta un commento