Intervista a OF THE MUSES


"Senhal" è un album che di certo non può e non deve passare inosservato. Benedetto dalla sempre attiva My Kingdom Music, il debutto degli Of The Muses si candida come uscita imprescindibile in ambito estremo del 2023. E sebbene molti puristi obietteranno su cosa sia estremo e cosa no, noi pensiamo che al di là del genere proposto, ovvero un black metal piuttosto depressivo e atmosferico, Of The Muses sia un progetto talmente radicale e "sentito" che pochi dubbi lascia circa il termine "estremo" per descriverlo. Ne parliamo con la tuttofare Cristina Rombi.

1 - Ciao e benvenuta su Hardheavycore webzine! Vogliamo ripercorrere i passi essenziali della carriera degli Of The Muses fino alla pubblicazione di "Senhal"?
Ciao a tutti! Anche se molto del materiale confluito su Senhal risale a diversi anni fa, OtM é un progetto relativamente recente, quindi i passi compiuti finora non sono tanti: nel 2020 ho deciso che avrei smesso di aspettare il “momento giusto” e le “persone giuste” per dar vita alle mie idee, e provato a reggermi sulle mie gambe. Non é stato semplice e ci é voluto un po’, ma, alla fine, mi sono ritrovata tra le mani un disco, uscito per My Kingdom Music lo scorso 3 Novembre.

2 - Di cosa trattano le liriche di "Senhal"?
Di amore, desiderio, speranza, sopravvivenza e attesa di qualcosa o qualcuno che potrebbe non arrivare mai.

3 - Quali sono le tue influenze musicali e come sono cambiate nel tempo?
Sono sempre state abbastanza eclettiche. Nel periodo in cui Senhal stava venendo alla luce, ha sicuramente prevalso la componente metal estrema, pur con qualche contaminazione proveniente da generi anche molto distanti. In futuro, sicuramente sarà il black metal a passare in secondo piano e a lasciare spazio a tutto quello che su Senhal era appena accennato. Mi sarebbe difficile essere più specifica, perché, da una parte, ascolto veramente di tutto, dall'altra i miei punti di riferimento non sono tanto le band o gli artisti in sé quanto piuttosto elementi isolati che colpiscono la mia immaginazione e che possono affiorare durante l’ascolto di qualsiasi disco o genere. Per esempio, uno specifico giro armonico, un’armonia vocale, un arrangiamento, il modo in cui viene suonato uno strumento e cose simili.

4 - Chi ha prodotto l'album e dove è stato registrato?
É stato registrato nel salotto di casa mia, con un set up abbastanza essenziale e tanta buona volontà; ho lavorato a stretto contatto con Luca Soi, attualmente in forza ai Void of Silence, che ha influenzato moltissimo la scelta dei suoni e si é occupato di mixaggio e mastering.


5 - Stai già lavorando a nuova musica? E ci saranno cambiamenti importanti nel sound degli Of The Muses?
Sí e sí. Il songwriting del secondo disco é praticamente già completo, e, al momento, ci troviamo (io e il producer con cui sto lavorando) in fase di preproduzione. Infatti questo é un momento davvero strano per me, perché ho appena messo fuori un disco, ma per me quello che le persone stanno ascoltando adesso é già preistoria! Il cambiamento sarà molto evidente, o almeno, come dicevo prima, le influenze che su Senhal sono rimaste ai margini assumeranno un ruolo centrale. Di sicuro ci sono elementi che mi interessa mantenere e anche sviluppare meglio, come la melodia o le atmosfere malinconiche e sognanti, però sono molto euforica all’idea di farlo in un contesto diverso, sperimentando con sonorità lontane dal metal estremo.

6 - Stai pensando di portare dal vivo questo progetto, oppure rimarrà solo uno studio project?
Per ora credo il tutto resterà confinato alla dimensione studio, perché sul fronte live non c’é nulla di pianificato e, per il momento, nessuna opportunità da cogliere. Spero le cose cambino in futuro, ma non so dirti di più!

7 - Quali obiettivi ti eri prefissata prima di partire in questa avventura solista e cosa speri che ottengano gli Of The Muses?
Molto banalmente, volevo sentirmi meglio con me stessa, e anche creare qualcosa che fosse solo mio, che mi permettesse di esprimermi, mettermi alla prova e venire ascoltata, sia letteralmente che in senso lato. La mia speranza é che, in futuro, questo arrivi a significare qualcosa per qualcuno.

8 - Quali sono gli artisti che più ti hanno influenzata, specialmente parlando degli Of The Muses?
In ambito metal estremo sicuramente Fen e Midnight Odyssey su tutti, e poi Kvist, Windir, In the Woods…, Kauan, Saturnus, Autumnblaze, Dornenreich, Summoning, i Dimmu sino a Enthrone Darkness Triumphant incluso, i Gehenna di First Spell, potrei andare avanti ma più o meno queste sono le coordinate. Poi ci sarebbero anche moltissime band e moltissimi artisti che col metal non hanno nulla a che vedere, come l’intero filone Britpop dei primi anni '90, il dreampop, lo shoegaze, l’R&B, i Duran Duran, insomma, come ti dicevo prima, gli spunti potrebbero arrivarmi davvero da qualsiasi direzione.

9 - Abbiamo finito. Salutandoti lascio le parole conclusive a te!
Grazie davvero per l’opportunità e la visibilità, un saluto a voi e ai lettori di Hardheavycore!


Intervista a cura di Mirco Innocenti

Links:
– MY KINGDOM MUSIC:
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