Post

ULTIMA INTERVISTA

Intervista ai FEARYTALES

Immagine
I FearyTales sono una band piuttosto valida e allo stesso tempo peculiare nel panorama metal, e non parliamo solo del metal italiano. Incorporano davvero tantissimi stili nel loro metal "estremo", ed è davvero difficile non rimanere affascinati dalla loro proposta. Abbiamo contattato il cantante marco Chiariglione, il quale ha risposto alle nostre domande in modo molto dettagliato. Speriamo che l'intervista vi piaccia! PS: la nostra recensione del loro ultimo album, "神风=Vento Divino " la trovate a questo link . 01. Ciao, per noi è un piacere ospitarti, Marco. Iniziamo facendo un bilancio della carriera dei FearyTales. Insomma chi sono i FearyTales del 2025? Direi senz’altro quattro vecchi rompic****oni oppure, come dico spesso, “piccoli fiammiferai dell’HeavyMetal”… La nostra carriera d’altra parte è un chiaro, luminoso e manifesto esempio di suicidio commerciale: abbiamo seminato e investito molto in questi anni senza raccogliere poi granché… (Comunque sempre...

RITUALHAMMER "Grand Pestilential Flame" (Recensione)

Immagine
Full-length, Werewolf Records (2025) Band finlandese che si è formata nel 2023 e che vede allinterno membri di altre band come Riivaus, Sacrificium Carmen, Mörbid Vomit, Coraxul e Wömit Angel. "Grand Pestilential Flame" appare come un manifesto di odio e distruzione verso tutto ciò che di "buono" c'è in questo mondo. Band che ricorda per certi versi l'attitudine di gente come Bestial Warlust, Order From Chaos, Vomitor, ma anche del death metal alla primissimi Deicide o Angelcorpse. La cosa che colpisce anche piacevolmente è la produzione grezza e old school ma che non penalizza gli strumenti. Un album che in nemmeno mezz'ora vi lascerà per terra stesi da un pugno di Mike Tyson, quindi non saprei nemmeno indicarvi brani migliori o meno. Il carattere di questa formazione si esplica in pezzi di breve durata, dove la batteria di Fleshpulsar Nebula non conosce limiti sia per velocità che per gusto, arricchendo i riff del chitarrista Messiah Sabbator di violen...

METAL STARZ "Metal Starz" (Recensione)

Immagine
Full-length, Buil2Kill Records (2025) Docente di chitarra rock/fusion al CPM di Milano, Luca Ballabio si presenta sul mercato discografico con un dico solista convincente e che raggruppa, fra le altre cose, tanti volti più o meno noti della scena rock italiana, con largo spazio per il cantante GL Perotti (ex Extrema - Mortado). "Metal Starz" è un disco che vive di una luce accecante fatta di metal dalle tinte progressive. Tutto sembra accomunabile a quella corrente prog metal cara a band come gli ultimi Symphony X e qualcosa dei Dream Theater più potenti e diretti. Questo aspetto è ben rappresentato già ad inizio album, quando un episodio di spessore come "Waiting For" riesce a fondere melodia e potenza alla perfezione, con un pianoforte in sottofondo che ne esalta i toni malinconici.  Questo probabilmente è uno degli episodi più malinconici del lotto, e già dalla successiva "Look At The Sky" la rabbia prende il sopravvento, con un GL Perotti (ospite d...

THE RISEN DREAD "Death From Above" (Recensione)

Immagine
Full-length, Time To Kill Records (2025) Primo album per questa band proveniente dall'Irlanda, che ci travolge con un melodic death metal davvero violento e veloce e che quindi a tratti va a toccare generi come il brutal, il deathcore e il thrash metal più oltranzista. Da rimarcare che la band al suo interno ha componenti provenienti da Italia e Brasile, comunque, giusto per dovere di cronaca. Come dicevo, l'assalto è totale e senza sosta per tutta la durata del disco, che non è elevatissima, in quanto siamo sotto i quaranta minuti di minutaggio globale, per dieci brani offerti. La prima canzone è "The Day I Died", un concentrato di riff di chitarra maligni, di voci possedute e batteria tritatutto. L'avvertimento lanciato dalla prima traccia si consolida nelle canzoni successive. "In Fear We Trust" e "Endgame Symphony" sono altri due episodi che presentano altre lezioni di violenza, la quale diventa anche più coinvolgente grazie agli stacchi t...

DISEASE ILLUSION "Plastic Ocean" (Recensione)

Immagine
Full-length, Independent (2024) Questa band bolognese mi sembra di averla scoperta ieri, ma in realtà dalla loro formazione sono passati più di quindici anni. Sempre fautori di un melodic death metal piuttosto accessibile, questa band sembra aver trovato in questo "Plastic Ocean", terzo album della loro carriera, una formula pienamente propria e avvincente. Rimane il retaggio melodic death metal ma si aggiungono molti altri elementi. Come dimostra uno dei singoli estratti dall'album, ovvero quello inerente proprio la title track (e da cui è stato realizzato anche un bel videoclip), la band riesce ormai a muoversi, anche nello stesso brano, tra parti futuristiche e atmosferiche, dove le tastiere fanno la loro bella figura, ad altre parti dove la batteria e le chitarre si gettano sia in velocità sostenute che in groove da manuale. Sempre parlando di groove, come non si può rimanere impassibili di fronte ad un brano come "Reborn", probabilmente uno dei pezzi miglio...

Intervista a DRAMANDUHR

Immagine
Dramanduhr fa capo al musicista e polistrumentista Stefano Eliamo. Lui ha ideato questa singolare creatura, che andremo a scoprire attraverso le sue parole, dato che si è dimostrato generoso nel rispondere alle nostre domande. A voi e buona lettura! 01. Ciao, per noi è un piacere ospitarti. Iniziamo facendo un bilancio della tua carriera… Insomma, come valuti il percorso fatto da Dramanduhr finora, sia artisticamente che come pareri del pubblico. Il piacere è mio, grazie dell’invito. Il percorso di Dramanduhr, nato nel 2020, è stato sin dall’inizio molto personale, intimo e radicale. Non è mai stato pensato per piacere a tutti, ma per portare alla luce un linguaggio interiore che non riuscivo a esprimere con la mia musica precedente. Nonostante questo, ho ricevuto riscontri sinceri e appassionati: chi ha davvero ascoltato ha colto la profondità e l’unicità del progetto. Dramanduhr è entrato nel mondo del collezionismo per molti appassionati e già il solo sapere che un mio album si trov...

NEURASTY "Identity Collapse" (Recensione)

Immagine
Full-length, Volcano Records & Promotion (2024) Dopo due singoli che ben facevano presagire sull'operato di questa band italiana, ‘Identity Collapse’, il disco d'esordio dei Neurasty, vede la luce per Volcano Records & Promotion, anche se stiamo parlando di un disco dell 2024, quindi siamo in ritardo di un anno circa nel recensirlo, ma meglio tardi che mai. I Neurasty propongono un metal moderno, cupo, sicuramente più accomunabile alle uscite degli anni Duemila del genere. Ma la prima domanda che sorge spontanea è: che genere suonano i Neurasty? Prima di rispondere facciamo un excursus sui musicisti in questione. La band è guidata dalle voci di Viviana Schirone e del chitarrista-cantante Gabriele Vellucci, ben sostenute dalla sezione ritmica esperta composta da Silvio Assaiante (Daemonia & Claudio Simonetti) e David Folchitto (Fleshgod Apolipse). L’album, a livello lirico, tratta delle conseguenze profonde che i traumi lasciano nella psiche e nel corpo di chi li sub...