Intervista ai DAWN OF A DARK AGE


Oggi intervistiamo Vittorio Sabelli dei Dawn Of A Dark Age, e potremmo parlare di questa band come di una sua creatura, fondamentalmente, anche se molti sono i musicisti che figurano tra i credits del suo ultimo, eccellente album, "Transumanza". Buona lettura!

1 - Ciao Vittorio e benvenuto su Hardheavycore webzine! Vogliamo ripercorrere i passi essenziali della carriera dei Dawn Of A Dark Age fino alla pubblicazione di "Transumanza"?
Dawn of a Dark Age nasce nel 2012 con l’intento principale di inserire il clarinetto nella musica estrema e sperimentare alcune commistioni di generi al suo interno. Dopo un primo periodo che ha visto la pubblicazione della saga “The Six Elements” dal 2016 ho deciso di rendere omaggio al popolo dei miei antenati, i Sanniti, componendo gli album “La Tavola Osca” del 2020, “Le Forche Caudine” del 2021 e l’ultimo “Transumanza”. Nel corso dei vari album si sono alternati diversi musicisti della scena italiana e internazionale, con lo scopo si di raggiungere si la mia idea iniziale in fatto di timbri, espressione e colori ma soprattutto per dare a ogni disco connotati unici e singolari. Queste caratteristiche e questa continua ricerca di un suono unico e riconoscibile per Dawn of a Dark Age è sicuramente ancora più evidente negli ultimi album.

2 - Di cosa trattano le liriche di "Transumanza" e chi le ha scritte?
I testi di Transumanza (come per tutti gli altri album) sono tutti del sottoscritto e parlano di tutto ciò che è stato questo grande fenomeno nel corso dei secoli. Si passa dal difficile distacco tra moglie e marito ne ‘La Scasata’, fino alla descrizione di come erano i tratturi e cosa accadeva durante il tragitto: baratti, amori rubati e tante storie di altri tempi che sono riuscito a fare mie da persone anziane e studiosi del territorio e della transumanza.

3 - Quali sono le tue influenze musicali?
Sicuramente la musica di Dawn of a Dark Age attinge da una matrice di stampo Black Metal, ma contaminato da tantissimi altri generi, che sono parte del mio bagaglio e delle mie esperienze musicali negli anni: dalla musica per banda al jazz, fino ad arrivare alla musica colta e quella popolare. Paradossalmente quando sento che un album o un brano a cui sto lavorando si avvicina troppo a qualcosa che adoro o che ho interiorizzato in maniera totale, allora cerco di cambiare direzione. Credo che questo approccio sia l’elemento principale che rende Dawn of a Dark Age unico e lo allontana da ogni catalogazione e accostamento, il mio obiettivo principale.


4 - Chi ha prodotto l'album e dove è stato registrato?
L’album è stato prodotto dalla My Kingdom Music di Francesco Palumbo, che si è occupato anche di tutta la parte grafica ed è stato registrato per la maggior parte nel mio BVNKER, mentre la batteria di Aeternus al Music Up di Roma e i cori di Sparda in Francia.

5 - Stai già lavorando a nuova musica? E ci saranno cambiamenti importanti nel sound della tua band?
Sono sempre al lavoro su qualcosa di nuovo, e come sempre sui diversi progetti. Dawn of a Dark Age in particolare è un laboratorio sempre in movimento e non dò mai niente per scontato, quindi ogni soluzione timbrica, compositiva o armonica nuova potrebbe dare i via a qualcosa di interessante da cui far nascere qualcosa.

6 - State facendo dei live show? E cosa deve aspettarsi un nuovo spettatore da un vostro concerto?
Al momento c’è un’idea di metter su un live, ma in ogni album di DOADA sono coinvolti talmente tanti musicisti che a monte deve esserci una riorganizzazione dei brani molto importante e funzionale, che non ti nego attualmente è molto difficile. Ma proveremo a concretizzare questo sogno in futuro.

7 - Quali obiettivi ti sei prefissato come artista e dove vuoi arrivare, anche parlando in generale della tua band?
Non ho particolari obiettivi se non quelli prefissati con i vari progetti e dove vorrei arrivare con Dawn of a Dark Age potrei solo dirti alla maggior parte delle persone che non conoscono quel meraviglioso popolo dei Sanniti, che dopo 2000 lunghi anni è tornato a far parlare di sé e della sua gloriosa storia.

8 - Abbiamo finito Vittorio. Salutandoti lascio le parole conclusive a te!
Grazie per l’interesse a Dawn of a Dark Age e tutti coloro che supportano i miei progetti. Il modo migliore per tenere in vita l’underground è supportare totalmente gli artisti e le label che creano musica fuori dai soliti clichè! Sulla pagina Bandcamp di Dawn of a Dark Age potrete trovare l’intera discografia: https://dawnofadarkage.bandcamp.com/, così come sulla pagina della label https://mykingdommusic.bigcartel.com/. A presto. Vittorio.


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