Intervista agli ETERNAL WHITE TREES


Per introdurre questa intervista riportiamo uno stralcio di recensione a cura di Alessandro Pineschi, riguardo questo debutto degli Eternal White Trees:
"The Summer That Will Not Come è in sostanza un ottimo esordio, fondato sulla semplice ma efficace fusione tra riff malinconici e ripetitivi, refrain orecchiabili e un cantato sognante e variegato, il tutto avvolto nelle atmosfere oscure e gelide del dark metal". 
La parola adesso va all band!.

1 - Ciao ragazzi e benvenuti su Hardheavycore webzine! Vogliamo ripercorrere i passi essenziali della vostra carriera fino alla pubblicazione di "The Summer That Will Not Come"?
EWT: Ciao e grazie infinite a Voi! Gli Eternal White Trees sono 3 Amici di lunghissima data che nel corso degli anni si sono imbattuti in progetti personali (Gerassimos Evangelou aka Lord Agheros, Andrea Tilenni aka Fear of Eternity, Antonio Billè (Anakonda, etc…) e che non hanno mai dimenticato la loro unione, portandoli ogni fine settimana a riunirsi e scrivere musica per puro diletto, fino a quando divulgare quel materiale era il minimo da fare. Andava fatto ascoltare, meritava di essere sentito.

2 - Di cosa trattano le liriche di "The Summer That Will Not" e chi le ha scritte?
EWT: Tutti i testi degli EWT sono scritti da Gerassimos Evangelou e la titletrack è la raffigurazione di una condizione di stasi emozionale, quasi rassegnazione a quello che non si crede più possibile. Ogni riferimento al freddo, la neve e il contrasto con il tepore della posizione fetale dell’anima fa si che si crei una sorta di stallo tra cuore, mente e anima. Ovviamente ogni ascoltatore riuscirà a vedersi in quello proposto, noi diamo il via allo scatenarsi di eventi emotivi che solo chi ascolta riesce a sapere.

3 - Quali sono le vostre influenze musicali?
EWT: Siamo stati “educati” da un periodo che parte dagli anni ‘70 ad oggi, immagina come siamo stati formati, da nascita di generi e le sue contaminazioni e sottogeneri, abbiamo avuto modo di spaziare all’inverosimile e siamo fortunati per questo.

4 - Chi ha prodotto l'album e dove è stato registrato?
EWT: L’album è stato prodotto da noi tre, al Fear Studio (sempre nostro) lasciando ad Andrea l’estro del mixing, perché ci conosciamo da una vita e ognuno di noi sa il fatto suo, non abbiamo compiti né ruoli, solo una sintonia che è fuori dal normale. Possiamo apertamente dire che l’album è venuto fuori da solo, in modo naturale e spontaneo, poi aggiungici le nostre ormai rodate conoscenze in fase di produzione, ed eccoci qui.




5 - State già lavorando a nuova musica? E ci saranno cambiamenti importanti nel vostro sound?
EWT: Si, siamo incredibilmente avanti su questo, stiamo ultimando il secondo e non riusciamo a fermarci, per quanto riguarda le novità, non rimane che attendere.

6 - State facendo dei live show? E cosa deve aspettarsi un nuovo spettatore da un vostro concerto?
EWT: Non è nei nostri programmi adesso, né tantomeno reclutare session men per eventuali live, per adesso vogliamo godercelo e farlo arrivare a più cuori possibili. Quel che verrà in futuro sarà sempre e solo una scelta nostra senza forzature.

7 - Quali obiettivi vi siete prefissati come band e dove volete arrivare?
EWT: Finché continueremo a vederci il fine settimana, da una vita ad oggi, state tranquilli che qualche brano prenderà sempre forma e questa cosa, al di fuori della nostra consolidata amicizia, non deve finire mai.

8 - Abbiamo finito ragazzi. Salutandovi lascio le parole conclusive a voi!
EWT: Grazie a voi per l’invito e per il vostro operato. Seguiteci sui nostri profili ed ascoltate il nostro album su: https://album.link/EWT_summer. Buon viaggio!


Intervista a cura di Alessandro Pineschi

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