Intervista ai LATHEBRA


I Lathebra erano una formazione italiana tricolore che aveva saputo creare qualcosa di molto valido in ambito extreme metal. Rimane solo una demo del 1997, ora ristampata da My Kingdom Music in cd professionale come full-length. Noi abbiamo recensito "Angels' Twilight Odes" e adesso lasciamo parlare la band che questa volta ha come portavoce il cantante G. Principe C. 

1 - Ciao e benvenuto su Hardheavycore webzine! Vogliamo ripercorrere i passi essenziali della vostra carriera, a partire dal 1996, alla pubblicazione di "Angels' Twilight Odes" in formato tape nel 1997 e la ristampa e rimasterizzazione avvenuta in questo 2023?
Ciao a tutti grazie a voi per lo spazio dedicatoci! Beh la storia del nostro gruppo è abbastanza breve anche se molto intensa: abbiamo realizzato questo demotape dopo un anno circa che ci siamo conosciuti. Era appunto il 1997. Il lavoro ebbe un discreto successo nell'underground con un migliaio di copie stampate e subito vendute. I componenti del gruppo si sono poi un po' allontanati tra di loro andando a vivere in diverse città per questioni legate allo studio o al lavoro. Ci siamo poi rivisti agli inizi degli anni 2000 per registrare un EP che non ha mai visto la luce se non come promo destinato alle etichette. Oggi, dopo tutti questi anni il nostro lavoro viene ristampato in formato CD digipak con nostro grande piacere

2 - Di cosa trattano le liriche di "Angels' Twilight Odes" e chi le ha scritte?
I testi erano fondamentalmente delle poesie che avevo scritto all'epoca e che sono state adattate alla musica. Ma ognuno c'ha messo del suo dando dei suggerimenti o scrivendo qualcosa. Diciamo che fondamentalmente trattano dei temi ricorrenti all'interno della corrente musicale Doom/Death del periodo. Invito a leggere i testi di questo lavoro dove ognuno può interpretarli in modo soggettivo essendo appunto delle 'poesie'.

3 - Quali erano le vostre influenze musicali al tempo?
Beh avevamo gusti diversi ma fondamentalmente qualcuno in comune tra cui la corrente già citata prima con gruppi quali Paradise Lost, Anathema, My Dying Bride (tutta quella corrente inglese insomma) e poi c'era una forte influenza anche del Black Scandinavo soprattutto. Il lavoro però in alcuni punti si distacca notevolmente da certe sonorità perché all'interno ci sono varie influenze come già detto riconoscibili in quelli che poi erano i nostri ascolti dell'epoca.


4 - Chi aveva prodotto la demo all'epoca e dove era stata registrata? E invece oggi come avete proceduto per la re-release in cd in questo senso?
Il demotape all'epoca è stato autoprodotto, fu registrato a Pompei ai Cyb Studio with Ettore Longobardi. Per quanto riguarda invece il CD appena uscito di tutto se ne è occupato Francesco il bassista della band e boss della My Kingdom Music.

5 - State per caso lavorando a nuova musica? Ci sarà una ripresa di attività per i Lathebra?
No dopo tanti anni di inattività il gruppo adesso si riunisce solo per farsi qualche birra insieme al bar.

6 - Vogliamo ripercorrere la vostra attività come band alla fine degli anni Novanta e vogliamo spiegare i motivi che vi hanno portato ad interrompere tutto?
Non è che ci sia molto da dire in realtà, la nostra è la storia di tanti altri gruppi che suonavano per passione, perché credevano in quello che facevano, perché amavano quel mondo ed il sentirsi parte di una scena che era nel pieno della sua esplosione. Poi la vita ti porta inesorabilmente a dare delle priorità ed in quel momento con i mezzi di allora (ricordiamo che all'epoca le distanze non erano così "corte" come oggi grazie alla tecnologia) non c'era la possibilità di andare avanti almeno non nel modo che ritenevamo farlo e per cui la band era nata.

7 - Quali obiettivi vi eravate prefissati come band e dove volevate arrivare?
Ma penso che l'obiettivo di ogni band sia quello di riuscire a fare ascoltare la propria musica a quante più persone possibile. Questo credo che nel nostro piccolo l'abbiamo ottenuto visto che oggi a 25 anni dall'uscita del demo ancora c'è gente che tira fuori la cassetta e ti invia una foto. Forse è mancato un contratto discografico per potere magari iniziare un'attività live, cosa all'epoca non semplice. Però alla fine direi che siamo soddisfatti di quello che è stato.

8 - Abbiamo finito. Salutandoti lascio le parole conclusive a te!
Ragazzi, che dire! grazie a voi per l'interesse, un saluto a tutto il vostro staff e ai vostri lettori. Ora ve la faccio io una domanda: vi è piaciuto il lavoro???

Risposta della Redazione: Cazzo se ci è piaciuto, e ne avremmo voluto un altro così!!! E comunque il nostro Alessandro Pineschi ha spiegato tutto nella recensione!


Intervista a cura di Alessandro Pineschi

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