LATHEBRA "Angel's Twilight Odes" (Recensione)

 

Full-length, My Kingdom Music (2023)

Era il 1996 quando quattro ragazzi campani di Nocera Superiore davano vita al progetto dark metal Latherba, con cui un anno dopo avrebbero pubblicato la loro unica release ufficiale, l'acclamata demo "Angel's Twilight Odes", poco prima di sciogliersi e rimanere quella promessa incompiuta che sono sempre stati.
La formazione vedeva G. Principe C. alle vocals, Bruno Villani e Francesco Galano alle chitarre, Rosario Memoli alla batteria e Francesco Palumbo al basso; il lavoro, uscito originariamente per l'etichetta Noctilucae Creationes, ha appena conosciuto una nuova primavera grazie alla ristampa firmata My Kingdom Music, che si è fatta veicolo della riscoperta di questa perla dimenticata della scena underground nostrana anni Novanta, le cui ottime intuizioni non hanno mai conosciuto séguito.

"Angels' Twilght Odes" si compone di cinque oscuri inni, comprensivi di intro ed outro, per un totale di trentacinque minuti di musica dalle molte sfumature, carica di misticismo e di magia, che spazia tra melodic black metal, black/doom metal e dark metal accompagnando l'ascoltatore in un viaggio sensoriale e intimo oltre i confini dell'esistenza, in abissi gelidi e tenebrosi dai quali è difficile risalire. Le chitarre disegnano melodie malinconiche e fredde, facendosi narratrici dei tormenti dell'animo umano, e la straziante voce di G. Principe C. vomita tutta la disperazione di cui i quattro ragazzi si fanno portavoce, tra cambi di ritmo e di atmosfera che donano ad ogni traccia un'aura quasi esoterica.

Il lavoro si apre con l'introduzione dai richiami folk "Antra", su cui la voce soave e sommessa dell'ospite Rossella Rocciola si pone come interludio atmosferico del lavoro, dopodichè esplode la violenza del black metal melodico di "My Velvet Dusk", guidata dalla due chitarre fredde e malinconiche, a tratti epiche, e dallo scream lancinante del vocalist; un intermezzo doom dalle armonie cupe e distorte anticipa la ripresa finale, in cui la voce si fa ancora più disperata e il riffing tagliente. I quasi nove minuti di "The Wait..." si caratterizzano per un crescendo heavy/doom metal progressivo e ipnotico, intervallato da un arpeggio acustico e da un assolo tecnico, fino all'accelerazione feroce centrale, guidata dalla batteria di Rosario e dai riff affilati e oscuri di Bruno e Francesco e su cui lo scream di G. Principe C. si fa atroce,, quasi a simulare un pianto disarmante; il finale è una lunga soluzione acustica dai toni epici e struggenti, malinconica nel suo incedere lento e maestoso a ricordare una pioggia autunnale.

"Benighted Embrace" è il brano più lungo della release, undici minuti introdotti dal basso di Palumbo in versione acustica a cui segue un riff dark doom ipnotico e logorante, con un cantato sofferto e sporco in stile First Wave; l'accelerazione martellante centrale divide a metà la traccia, accompagnandola attraverso un crescendo dall'heavy/doom melodico all'epicità degli assoli del finale, dai richiami progressive. Chiude l'opera l'outro atmosferica e sognante "Dhyana", capolinea di un viaggio altalenante e dai più svariati nel regno della non-esistenza.

"Angels' Twilight Odes" incarna perfettamente l'essenza nera e diabolica del black metal della vecchia scuola, strizzando gli occhi alle origini più ancestrali del genere: il sound si sviluppa prevalentemente attraverso la soluzione del mid-tempo e scarseggiano le accelerazioni, a dare al lavoro un'aura tormentata e cupa che le incursioni doom esasperano fino ad avvolgere l'ascoltatore nel suo tenebroso manto.  La voce di G. Principe C. spazia brillantamente tra scream lancinante e recitato, mentre le due chitarre disegnano riff malinconici e struggenti, facendosi di quando in quando cupe, quasi funeree. Il grande rammarico di questo valido debutto è il fatto che non abbia avuto un successore, anche se non possiamo che rallegrarci di questa ristampa, con l'augurio che molti che non lo conoscevano possano gradire a quasi trent'anni dall'uscita questo viaggio senza ritorno negli abissi profondi dell'anima.

Recensore: Alessandro Pineschi

Tracklist:

1. Antra
2. My Velvet Dusk
3. The Wait...
4. Benighted Embrace
5. Dhyana

Line-up:
F.P. - Bass, Lyrics (track 4)
Rosario Memoli - Drums
Bruno Villani - Guitars, Songwriting
Francesco Galano - Guitars, Songwriting, Piano, Keyboards (track 5)
G. Principe C. - Vocals, Chants, Lyrics (tracks 1-3, 5)

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