DISEASE ILLUSION "Plastic Ocean" (Recensione)
Full-length, Independent
(2024)
Questa band bolognese mi sembra di averla scoperta ieri, ma in realtà dalla loro formazione sono passati più di quindici anni. Sempre fautori di un melodic death metal piuttosto accessibile, questa band sembra aver trovato in questo "Plastic Ocean", terzo album della loro carriera, una formula pienamente propria e avvincente.
Rimane il retaggio melodic death metal ma si aggiungono molti altri elementi. Come dimostra uno dei singoli estratti dall'album, ovvero quello inerente proprio la title track (e da cui è stato realizzato anche un bel videoclip), la band riesce ormai a muoversi, anche nello stesso brano, tra parti futuristiche e atmosferiche, dove le tastiere fanno la loro bella figura, ad altre parti dove la batteria e le chitarre si gettano sia in velocità sostenute che in groove da manuale. Sempre parlando di groove, come non si può rimanere impassibili di fronte ad un brano come "Reborn", probabilmente uno dei pezzi migliori del disco, dove vengono anche toccato generi come il djent metal e il metalcore di ultima generazione.
Importante notare come le tastiere, i synth e l'elettronica in generale siano presenti in tutto l'album praticamente, talvolta donando un vago gusto da "game playing" che non guasta affatto, o se vogliamo certe svisate possono anche ricordare un po' il gothic metal, compreso quello degli anno Ottanta. Buona la prova della band in toto, ottimo il growl di Joy Lazari, come ottima è la produzione, modernissima e quindi pienamente calzante col sound proposto in questo disco. Ci sono altri ottimi brani in questo album, su tutti mi verrebbe da dire "Inject Me", dotata di potenza e atmosfere dark davvero contagiose.
Chiaramente non saprei se consigliare questo album ai "true defenders", perchè il taglio è melodico e moderno. Tuttavia mi preme raccomandare di ascoltare bene ogni brano, perchè dietro la "facile" melodia abbiamo una costruzione dei brani per nulla banale seppur lineare, ma il lavoro di chitarra mostra come si possano realizzare brani diretti senza perdere di vista un certo tocco, non dico sperimentale, ma comunque quasi "progressive". Album davvero interessante.
Recensore: Mirco Innocenti
Tracklist:
1. Plastic Ocean
2. Reborn
3. Our Lady of Self-Defense
4. Inject Me
5. No Ground
6. Glass and Steel
7. I Am the Enemy
8. Eventide
9. Invisible
10. Displaced
Line-up:
Federico Venturi - Guitars
Alessandro Turco - Guitars
Alessio Chierici - Drums
Joy Lazari - Vocals
Giacomo Laurenti - Bass
Alessandro Turco - Guitars
Alessio Chierici - Drums
Joy Lazari - Vocals
Giacomo Laurenti - Bass
Links:
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