ATHIEL "Maw Of The Curse" (Recensione)
Full-length, Broken Bones Productions
(2025)
In anticipo sulla tabella di marcia (questo album è schedulato per l'11 marzo 2025) recensiamo comunque con molto piacere questo secondo capitolo degli Athiel, una one man band sarda che sembra aver appreso la lezione dei compianti Dissection sotto molti aspetti. E' infatti evidente come sia la grafica di copertina che i titoli dell'album ammicchino ad una certa corrente esoterica, satanica e anti-cosmica che Jon Nödtveidt aveva abbracciato come credo di vita. E di morte, purtroppo.
La musica sembra ripercorrere le prime releases dei Dissection, ma anche un po' tutta la corrente black/death metal degli anni Novanta, con molti riferimenti a band come Sacramentum, Unanimated, Necrophobic, Naglfar e i più recenti Watain. Il solo Dann dà vita ad un'opera avvincente, in cui spiccano brani a tratti anche complessi e ricchi di campi di tempo, di riff e di atmosfera. Il primo singolo, "Reaven’s Oath" è già esplicativo in tal senso, e a costo di ripeterci, saprà soddisfare coloro che ancora hanno nostalgia dei Dissection, anche se c'è da dire che gli stessi Thulcandra e altre formazioni hanno già tentato ad avvicinarsi alla lezione di questi maestri, con risultati apprezzabili ma non a quel livello.
Tuttavia gli Athiel non sembrano fare un copia e incolla di certe sonorità, ma ci mettono anche del proprio, dando vita comunque a episodi magari non originalissimi, ma ricchi di elementi di pregio e di quell'aura luciferina che si sente a pelle. Brani come "Maw of the Curse", "Serpentine Bloodline" e "The Sun Will Not Rise…" riescono a far venire quel brivido lungo la schiena che fa piacere avvertire e di cui il compianto Nödtveidt era indiscusso maestro e quasi inventore, con le sue sinfonie glaciali e malinconiche, figlie di un mondo interiore che nessuno forse è stato in grado di decifrare appieno.
Questo "Maw Of The Curse" è in definitiva un'uscita interessantissima e colma di elementi oscuri e misantropici che sapranno soddisfare i tantissimi fan del black/death metal di matrice soprattutto svedese, ma anche carica di influenze classic metal in stile Eighties. Ben fatto, Athiel!
Recensore: Mirco Innocenti
Tracklist:
01. Baptize out of Nowhere
02. Beyond the Veil
03. In the Lawless Oblivion
04. Reaven’s Oath
05. Maw of the Curse
06. Serpentine Bloodline
07. The Sun Will Not Rise…
08. Distant From The River Of Dreams
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