VIOLENTOR "Burn In Metal" (Recensione)
Full-length, Folter Records
(2024)
I Violentor sono una di quelle band che ha ancora in mente quale sia il concetto di "gavetta" e di sbattersi in lungo e in largo, compresi i live insistenti in ogni dove che fanno di loro una delle formazioni più attive del thrash italiano. Questo loro sesto album , accompagnato da un artwork tanto infernale quanto squisitamente infantile,, conferma quelle che sono le prerogative imprescindibili per i Nostri ovvero ignoranza, perseveranza, attitudine senza compromessi, brutalità.
Infatti questa band si slega molto dal thrash metal che va per la maggiore oggigiorno. Non sono rari i rimandi a band quali i Bulldozer, Possessed, primi Kreator, Sodom e via di questo passo. Anche la produzione vuole enfatizzare questa loro vena oscura e intransigente. I suoni appaiono sin troppo essenziali, pure se rapportati alle precedenti release della band. Persino lo stile compositivo è diventato più lineare, e già lo era abbastanza nei precedenti album. Insomma, i Violentor forse stanno andando a ripescare concetti del metal estremo più antico e autentico e il risultato soddisfa, con un lotto di canzoni ad alto tasso di violenza che non si limita solo alla musica ma si estende anche all'aspetto lirico, improntato su un anticristianesimo tanto becero quanto viscerale.
Non vi è solo l'anticristanesimo in questo album a formare il substrato lirico, ma anche attenzione verso temi sociali scomodi, e anche verso alcuni tra i più efferati serial killer, come palesato in "Stevanin". Un disco fatto di chitarre sparate a razzo e una batteria incessante nei suoi tupa tupa, e una voce grezza e lacerante come la carta vetro, quella di Alessio Medici, vero mattatore in questo album. La sua prestazione a tratti è quasi teatrale e grottesca, sembra ritorcersi su se stesso come un serpente vivo sui carboni. Insomma un album consigliato a chi dal metal vuole sostanza, autenticità, estremismo in tutti i sensi. Se cercate tutto questo, procedete pure con l'acquisto di questo "Burn In metal".
Recensore: Mirco Innocenti
1. The Return of the Assassins
2. Storm of Blasphemies
3. Born in Metal
4. Pitch Black
5. Voievod
6. Cicci
7. Stevanin
8. Failed Dystopian Agenda
9. Night of the Werewolves
Line-up:
Alessio Medici- voce, chitarra
Michał Golbik - batteria
Roy Noizer Elguera - basso
Links:
Bandcamp
Spotify
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