BLACK MOTEL SIX "When The Pillars Collapse" (Recensione)
(2024)
Secondo full-length per questa band proveniente da Roma che in una sola parola potremmo definire come: micidiale! Il loro groove metal colpisce duro, ha la tecnica giusta per potersi esprimere al meglio e ha una band davvero in palla e che è migliorata ancora rispetto al pur buon debutto di otto anni fa. Questa volta abbiamo forse un sound ancora più devastante, seppure sempre intriso nella melodia, e questo aspetto viene ben interpretato dal cantante Stefano Calabrese, una sorta di Phil Anselmo all'italiana, e quindi potremmo tirare in causa anche il nostrano Gianluca "GL" Perotti e le sue funamboliche performance nei primi album degli Extrema.
E anche gli stessi Extrema emergono dai solchi di questo album, perchè a parte il groove metal, qui molte volte si rasenta il thrash, anche. Se le prime canzoni della tracklist mettono in risalto l'aspetto più "melodico" (virgolette d'obbligo) dei Nostri, a partire dal quinto episodio in scaletta, ovvero "Insomnia 45" la band inizia a pestare a più non posso e si sconfina spesso in un metal estremo di grande qualità e che conserva comunque una perizia strumentale invidiabile per molti.
Il riffing di chitarra in questo pezzo è incredibile, la voce si spinge oltre ogni limite, con urla devastanti. Più o meno lo stesso discorso potrebbe essere fatto per "Reflection" che potrebbe richiamare anche qualcosa del nu metal alla Slipknot. Il sound della band quindi è come un cobra: sembra tranquillo in certi tratti ma esplode improvvisamente in rabbiose cavalcate che devastano i timpani. Echi anche di band come Jinjer e Meshuggah si riscontrano in qualche episodio, proprio a conferma della modernità dell'approccio dei Nostri. E vi assicuro, c'è di che godere in questo album, sarete travolti da metallo rovente come la lava.
In conclusione, questo album va preso e assimilato per bene, riff dopo riff, ma potrete accorgervi anche di come la batteria abbia un ruolo fondamentale in questo album. Alessio Brancati è un vero mostro dietro ai tamburi, potente, raffinato e incisivo, il giusto sostegno a voce e chitarre sopra le righe.
Quindi se siete stufi di dischi mosci e suonati approssimativamente, qui troverete pane per i vostri denti. Un vero tripudio al metal più genuino, un'esplosione di suoni che cadrà dritto sul vostro cranio spappolandolo in mille pezzi. Stop.
Tracklist:
1. Can't Control
2. Phoenix
3. Brightin Sun
4. Angel
5. Insomnia 45
6. Reflection
7. Soffocation
8. The Call
9. It's So Hard
10. Conclusion
1. Can't Control
2. Phoenix
3. Brightin Sun
4. Angel
5. Insomnia 45
6. Reflection
7. Soffocation
8. The Call
9. It's So Hard
10. Conclusion
Line-up:
Emanuele Calvelli - Bass
Alessio Brancati - Drums
Stefano Calabrese - Vocals
Marco Zuzolo - Guitars
Alessio Brancati - Drums
Stefano Calabrese - Vocals
Marco Zuzolo - Guitars
Links:
Bandcamp
Spotify
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