NODE "Canto VII" (Recensione)


Full-length, Nadir Music
(2024)

"Canto VII"è il settimo album dei milanesi Node, che possono essere considerati a tutti gli effetti come uno dei fari più illuminanti della scena death metal italiana. Arrivati a circa trent'anni di carriera e ad un numero considerevole di album all'attivo, qualcuno potrebbe pensare che questa band non abbia più troppa voglia di dimostrare nulla. Tanti si adagiano sulle loro coordinate stilistiche o propongono dischi incolori, dopo un po' di anni di militanza. Succede molte volte anche ai migliori, ma non è il caso dei Node!

"Canto VII" è un disco raffinato e potentissimo, suonato con classe e intelligenza. Il primo brano "Enter The Void" (non calcolando l'intro strumentale affidata a "Pape Sátan"), è uno degli episodi più belli che il disco presenti, forte anche di un songwriting quantomai maturo e che mette in mostra momenti più estremi e altri dove la band lascia andare un po' di violenza per ritagliarsi spiragli di melodia contorta e morbosa. Da qui in poi la band raramente toglie il piede dall'acceleratore. Pezzi incredibilmente violenti come "The Sacred Theather of Nothingness", "The Wolves of Yalt" o "Resign Yourself" vengono sciorinati senza troppi complimenti. Come se da una gru cascasse un masso e si andasse a schiantare su un panetto di burro. Ecco l'effetto che questo album fa uscendo dalle casse, senza stare a spiegarlo troppo nel dettaglio.

Perchè è la musica a parlare, che rivela un'attitudine tanto estrema quanto forgiata da anni di carriera che hanno fatto in modo che la creatura Node diventasse spietata, mostruosa e distruttiva. Oggi più che mai i Node dominano la scena estrema italiana e ancora gridano a tutto il mondo questo: "Siamo qui da trent'anni, e da trent'anni vi prendiamo a calci nei denti, ne volete ancora?". E infatti ce le hanno suonate ancora per bene, con una qualità generale della proposta che non può essere attaccata da nessuna angolazione. Chi snobba e/o parla male di questo album deve necessariamente abbandonare la grande famiglia del metal.

Recensore: Mirco Innocenti

Tracklist:
1. Pape Sátan
2. Enter the Void
3. The Sacred Theather of Nothingness
4. The Wolves of Yalta
5. IGod
6. Life on Display
7. Resign Yourself
8. The Cage
9. Moan of Pleasure
10. Territory (Sepultura cover)

Line-up:
Gary D'Eramo - Bass
Pietro Battanta - Drums
Gabriele Ghezzi - Guitars
Davide “Dave” Arri - Vocals

Links:
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