DEMOGHILAS "Antagonist" (Recensione)


Full-length, Independent
(2024) 

Ritorna Alfred Zilla con il suo progetto solista Demoghilas. Dopo aver visionato il video del primo singolo estratto da questo album, ovvero "Silent Hill", ci siamo fatti l'idea che questo artista abbia molte cose da dire e una personalità intrigante e forse un po' tormentata. Il video mostra come un artista possa essere respinto dai vari "giudici" e messo nell'angolo, ma che alla fine tutto può assumere le sembianze di un boomerang, dove lo "sfigato e povero" artista si prenderà le sue rivincite.

Dal lato squisitamente musicale Alfred Zilla non è mai stato un virtuoso, nè della chitarra e tantomeno della voce. E non è nemmeno un musicista perfettino e che sta alle regole di un sistema troppo tranciante e devoto all'omologazione. Lui preferisce rimanere in un ambito davvero underground e a volte si ha anche la sensazione che molte cose avrebbe potuto curarle di più e meglio, soprattutto la parte vocale e alcuni arrangiamenti, che risultano scarni e devoti alla filosofia del DIY.

Non per questo però questo album deve essere trattato con superficialità perchè c'è una linea molto pericolosa che Alfred percorre, ma questo lo fa un po' dall'inizio della sua carriera. Questa è la linea che divide pazzia da normalità e non si sa bene se questo musicista propenda per una parte o l'altra. Forse sta nel mezzo, e non deve essere facile sopportare questa condanna, e questo malessere emerge dalla sua musica.

Quello che sappiamo è che in questo album i riff di chitarra sono semplici, hanno un suono scarno e un po' sintetico e i brani scorrono abbastanza bene e denotano una propensione del nostro Alfred per alcune ibridazioni col death metal melodico, quindi non siamo più al cospetto di un imitatore dei vari Manson, Rmnstein o Nine Inch Nail. La batteria è ovviamente artificiale e il basso si sente poco, ma nell'insieme tutto funziona, magicamente. Quasi incredibile, ma questo "Antagonist" ha più difetti che pregi, ma convince per la passione che trasuda. Non è comunque poco!

Recensore: Mirco Innocenti

Tracklist:
1. The Fallen Angel
2. Killing Your God 
3. Always 
4. Antagonist 
5. I’m The King You’re My Slave 
6. I Love You To Kill You 
7. Broken Doll 
8. Screaming Reaper Vengeful Reaper 
9. I Know Why Jesus Wept 
10. Silent Hill

Line-up:
Alfred Zilla - All Instruments

Links:
Bandcamp

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