LUCERNA "Finché la luce non si spegne" (Recensione)

Full-length, Independent
(2024)

Una band che arriva già rodata nel panorama rock italiano in quanto, anche se siamo al cospetto di una band nata nel 2023, apprendiamo che "Il progetto nasce dalla passione e dalla visione di Lele Morra (DustInEyes), il cui desiderio di esplorare nuove sonorità lo ha portato a coinvolgere il chitarrista Rob Ursino (Sidhe, Impero delle ombre, Longobardeath). Alla formazione della band si sono uniti il pianista Gabriele Toia (Hideout Company, Orchestra Sinfonica di Milano, Eugenio Finardi), Riccardo Crespi (Hyades, Generation On Dope, Norimberga) al basso e Alessandro Mori (Longobardeath, Entirety, Total Death) alla batteria".

Una super band? O una all star band? Va beh, andiamoci piano. Diciamo una band di navigati e capaci musicisti che cercano, proprio spulciando nella vastità di generi che hanno suonato in passato, di dar vita ad una sorta di post-rock con punte psichedeliche e progressive molto interessante. Certamente questa band ha molta capacità di proporre dei testi mai banali, sempre molto profondi ed introspettivi, che vanno quindi a comporre un mosaico decadente assieme alla musica che propongono. 

Non è facile comunque parlare di questo album, perchè tutto appare come pervaso da una nebbia fitta, in mezzo alla quale questi artisti si trovano a proprio agio facendo una jam session cantandosela e suonandosela da soli e per se stessi. Ecco, questo potrebbe essere un pregio come un difetto, ovvero quello di trovarsi di fronte una band che pensa prima a soddisfare la propria fame di arte e cerca di modellarla in maniera del tutto originale. E dopo magari pensa a chi ascolterà, e se piace o meno non è determinante. Almeno noi abbiamo avuto questa sensazione, perchè l'ermetismo di brani come "I bambini non dormono più" o ""Diana Blu" è palese, tangibile. Non c'è alcun ammiccamento alla commerciabilità del prodotto, ma solo tanta sincerità.

Stiamo parlando di grandi musicisti, sia chiaro, ma questi brani sono più degli sfoghi del malessere di chi li ha composti piuttosto che qualcosa che possa davvero raggiungere tanti ascoltatori. La faccia buona di questa medaglia però, è che album di questo tipo saranno compresi da pochi, e questi pochi li ameranno alla follia e si commuoveranno con la band ed entreranno in piena sinergia con questa musica, perchè magari dentro questo album ci sono diverse chiavi per aprire diversi cuori, solo che sono, volutamente o meno, un po' nascoste.

Ci congediamo dicendo che questo è un album che va al di la di ogni classificazione: post rock, prog, dark, hard rock...Sono tutti termini giusti e sbagliati allo stesso tempo. Ci sono tutti questi generi in questo album, ma è proprio l'anima ferita ciò che viene più a galla, un po' come succedeva con una famosa band hardcore di Torino chiamata Negazione, ma questa è un'altra storia!

Recensore: Mirco Innocenti

Tracklist:
1. I bambini non dormono più
2. Alcool e specchi
3. Amica mia
4. Desolazione
5. Lettera
6. Occhi lucidi
7. Diana blu
8. Stella
9.. Crepe e ombre
10. Sogno a metà

Line-up:
Rob Ursino - chitarra
Gabriele Toia - piano, organo, synth
Alessandro Mori - batteria
Riccardo Crespi - basso, cori
Lele Morra - voce

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