Intervista ai LUNARSEA


Oggi ospitiamo gli storici melodic death metallers italiani Lunarsea, che ci raccontano di tutto e di più e non lesinano qualche sguardo sul futuro della propria band, che assolutamente ha ancora voglia di dimostrare nuove cose. 

1 - Ciao e benvenuti su Hardheavycore webzine! Vogliamo ripercorrere i passi essenziali della carriera dei Lunarsea fino alla pubblicazione di "Earthling/Terrestre"?
I Lunarsea nascono nel 2003 con la pubblicazione del primo EP intitolato “Evolution Plan.txt”. In questi anni abbiamo rilasciato sei releases compresi gli EP. Non siamo mai stati una band con la priorità di rilasciare musica a scadenza programmata. Essendo tuttora una band underground, ci piace rilasciare musica quando siamo ispirati, e devo dire che far passare un po’ di tempo tra un disco e il successivo, contribuisce ad avere una certa diversificazione del prodotto. Puoi ascoltare ogni nostra release, e noterai che suonano tutte diverse tra loto, mantenendo ovviamente il nostro trademark. Ci riteniamo fortunati ad essere considerati un punto di riferimento del Melodic Death Metal italiano. Una cosa di cui andiamo molto fieri, è che non ci siamo mai fermati, ne presi momenti di pause. Siamo sempre stati attivi, on the road, e sulla scena. Questo ha sicuramente contribuito a ricevere il rispetto che abbiamo tra gli addetti del settore. Chiunque ha un gruppo, sa che una delle più grandi sfide è mantenere viva la band nel tempo e sulla cresta dell’onda.

2 - Di cosa trattano le liriche di questo album?
E’ un viaggio nel mondo sci-fi. Ci eravamo resi conto che il nostro monicker, così come le nostre releases passate, si sposavano bene con queste tematiche, e abbiamo cercato di calcare la mano in questo disco, considerando anche come si stava plasmando il suono delle canzoni in fase di scrittura. Abbiamo cercato di catturare l’attenzione del fruitore, rilasciando un disco che ha al suo interno una visione sul mondo sci-fi a 360 gradi, dalle canzoni, alle lyrics, alla copertina e all’immagine della band.

3 - Quali sono le vostre influenze musicali e come sono cambiate nel tempo?
Abbiamo iniziato l’avventura Lunarsea, in un momento in cui ci eravamo persi musicalmente nel mondo MDM nordico. Nonostante siamo e ci piace ricordarlo, una band MDM, ognuno di noi è fruitore di generi diversi e nessuno di noi ha mai suonato, neanche per divertimento una qualsiasi canzone MDM dei gruppi storici del settore. Ci siamo ritrovati a suonare questo genere, senza nessun background tecnico alle spalle, e continuiamo a farlo anche oggi.
Motivo per cui in ogni nostra canzone, puoi trovare anche arrangiamenti al limite del power/prog, ma sempre con radice MDM.

4 - Chi ha prodotto l'album e dove è stato registrato?
Prodotto da noi, se intendi le spese di produzione/mixaggio e master. Abbiamo sempre tutto prodotto a nostre spese, non abbiamo mai avuto aiuti esterni. Ecco il motivo principale per cui ci riteniamo underground. Nonostante il nostro nome è conosciuto anche oltre confine e abbiamo fatto concerti un po’ ovunque, finche’ alle nostre spalle non verrà un produttore a finanziarci le spese, rimarremmo underground su questo aspetto. Ed inoltre ci piace fare le cose al top della qualità. Credo sia deleterio per una band andare al risparmio sulla registrazione, magari registrando a casa o di fretta in studio. Una release è il biglietto da visita, rimarrà nella storia del gruppo per sempre, e sono convinto debba essere l’investimento principale per ogni band. Sia per la registrazione, sia per il mixaggio, sia per la fase di mastering. Insomma, e’ sempre bene avere delle buona fondamenta su cui costruire casa.



5 - State già lavorando a nuova musica? E pensate che ci saranno cambiamenti importanti nel vostro sound?
Sì, siamo in preproduzione del nuovo album, e posso anticipare che suonerà diverso dal precedente, in particolare su tre aspetti. Volevamo entrare in studio già dall’inizio di questo anno, ma con nostro stupore, il 2024 è iniziato col “botto” per quello che riguarda le esibizioni live, e abbiamo deciso di goderci per un po’ ciò che non abbiamo fatto dopo l’uscita del precedente album causa covid.

6 - State pianificando delle date per il nuovo anno?
Siamo appena tornati da due live in india e Dubai, dove ci siamo esibiti per la prima volta in carriera. Siamo rimasti veramente a bocca aperta nel vedere l’interesse che nutrivano le persone del posto per noi. Ci conoscevano, cantavano con noi, pagarono il meet and greet per farsi fare autografi/foto con noi.
Diciamo che siamo andati a colpo sicuro. Sapevamo che in quei posti avevamo uno zoccolo di fan. Non sono state date fatte alla cieca. A Dubai sapevamo che sarebbero venuti nostri fan dalla Siria, Oman, Kuwait che si sarebbero fatti 8 ore di macchina solo per assistere alla nostra esibizione. In india siamo stati accolti come rockstar. Ricordo un ragazzetto che ci fermò riconoscendoci in strada, e ci fece vedere come in quel momento stava ascoltando su Spotify un nostro disco e ci disse “Conosco solo due band italiane, voi e i Maneskin!” Il pubblico era così rumoroso che per la prima volta in carriera, ho provato quella sensazione descritta dai nomi più blasonati in cui suoni, e fai fatica a sentire la tua musica, in quanto il pubblico è più rumoroso dell’impianto. Abbiamo altre cinque date in programma da qui a primavera, e siamo in trattativa per altre tre date almeno sempre dall’altra parte del mondo. Al momento non possiamo spoilerare nulla.

7 - Quali obiettivi vi siete prefissati prima di partire in questa avventura con i Lunarsea e dove pensate di essere arrivati?
Senza nascondersi dietro ad una foglia di fico, ovviamente l’obbiettivo ma soprattutto il sogno era quello di diventare “famosi”, di viver di musica e calcare i palchi di mezzo mondo. Ci fu un momento in cui c’erano tutti gli ingredienti per poterlo fare, ma purtroppo lo avevamo raggiunto alla soglia dei 30 anni di media, e c’era da scegliere se fare il salto nel buio, perdere i lavori quotidiani, e buttarci in questa avventura dal finale ignoto. Se avessimo avuto queste opportunità una decina di anni prima, magari ancora nella fase da studenti, probabilmente lo avremmo fatto a occhi chiusi, o almeno ci avremmo provato a investire qualche anno della nostra vita al 100% su questo sogno. Ora devo dire con il senno di poi, che abbiamo, nonostante tutto, raggiunto i nostri obbiettivi. Siamo abbastanza conosciuti, suoniamo e possiamo anche scegliere dove suonare, la nostra musica è conosciuta anche al di fuori dei nostri confini, il nome Lunarsea ormai è garanzia di serietà e professionalità. Diciamo che ce la godiamo, non abbiamo più l’onere di dimostrare nulla a nessuno, solo di divertirci,toglierci delle soddisfazioni e goderci il momento. Personalmente la vivo come un sogno da cui non mi sono ancora svegliato da 20 anni. Il giorno che mi svegliero’ o decidero’ che il tempo o la passione per la band viene meno, sicuramente farò altro. Per altro intendo che vorrei cambiare completamente ambiente musicale. Non mi ci vedo a 50 anni ad esempio a iniziare da capo, magari con lo stesso genere o affine, a risuonare per la ventesima volta negli stessi club che ho calcato con i Lunarsea, iniziando di nuovo a fare aperture per altre band a orari improbabili. La vedrei come una sconfitta. Al momento potrei dirti che non disdegnerei avere una cover band. Per cambiare locali, pubblico, avere nuovi stimoli e conoscere nuove persone al di fuori dell’ambiente “metal”. Anche se ho sempre nel cassetto il sogno di pubblicare un secondo disco solista. Ma chissà. Al momento i Lunarsea sono la priorità. Mi piace suonare perchè ho sempre una sorta di gratitudine nei confronti nella musica, visto che sono quello che sono come individuo grazie al fatto di aver imbracciato una chitarra a 15 anni che mi ha salvato da tante situazioni.

8 - Quali sono gli artisti che più vi hanno influenzato?
Personalmente, ho sempre adorato e seguito i guitar hero più che le “band”. Da Petrucci a Steve Vai, passando per Vinnie Moore e Satriani. Ognuno così diverso e ognuno epico nel suo genere. Lato band, sono cresciuto a pane ed Iron Maiden inizialmente, a pane ed Helloween successivamente, per finire a pane ed In Flames e tutto il filone MDM. Condito da incursioni come Sentenced, Dream Theater, Amorphis e compagnia. Ma la lista è lunga e sarebbe una mancanza di rispetto continuare a menzionare qualcuno anzichè un altro. Giusto un mesetto fa, ho recuperato tutto il catalogo musicale di cassette e cd, e ne ho contati almeno 2500 (di cui il 90% masterizzati. sì, lo ammetto).

9 - Abbiamo finito. Lascio le parole conclusive a voi!
Grazie, grazie e ancora grazie per averci dato voce! Supportateci e sopportateci se volete.
Stay Lunar


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