Intervista ai GOAD


Una creatura musicale che festeggia con l'ultimo album "Titania" i suoi primi 50 anni di vita artistica! Certamente non è un traguardo da poco...Maurilio Rossi, da sempre al comando dei GOAD (prog rock di altissima qualità) si apre in questa intervista e ci racconta tante cose, ma l'impressione è che ci troviamo al cospetto di uno di quei personaggi leggendari coi quali parleresti ore ed ore e non ti stancheresti mai di ascoltarlo. Buona lettura!

1 - Ciao e benvenuto su Hardheavycore webzine! Vogliamo ripercorrere i passi essenziali della carriera dei GOAD fino alla pubblicazione di "Titania"?
Possiamo riassumere la storia dei GOAD in 5 fasi. Dopo i primi anni tesi alla ricerca di un nostro sound dal 1976 al 1986 suoniamo praticamente ogni sera allo Space Electronic a Firenze dove veniamo notati da un certo Freddy Mercury che ci presenta i suoi manager americani. Voliamo a New York dove registriamo un paio di cover album "Who Can It Be" e "To Mars With You" e quindi il nostro primo vero album ovvero "Creatures". Una seconda fase va dal 1987 al 2000 ed è quella che io amo definire dell'Art Rock. In questi anni il sound si avvicina al Progressive Psichedelico che ancora ci caratterizza ma con elementi teatrali davvero incredibili per i tempi. Sono del periodo "Tribute To Edgar Allan Poe", "Glimpse", "Streghe" e "Il Minosse". Il decennio successivo che va dal 2001 al 2010 è quello dell'Atmospheric Prog. Una decade questa in cui la band trae ispirazione direttamente dai classici della letteratura internazionale mentre il sound si fa più atmosferico e dove le tastiere iniziano ad avere un ruolo sempre maggiore. "Dark Virgin", "Raomen - Spoon River Anthology Songs", "The Wood - Dedicated to HP Lovecraft", "In The House Of The Dark Shining Dreams" è la produzione discografica del periodo. Dal 2011 al 2020 il nostro Prog si fa più Dark e sono questi gli anni del nostro legame con la Black Widow di Genova. Al Prog si aggiungono elemnti Gothic, Hard Rock, e Dark e figli di questo periodo sono "Masquerade", "The Silent Moonchild" e "Landor". Gli ultimi anni sono quelli che ci legano alla My Kingdom Music... il sound si fa magico, la psichedelia si unisce al Prog ed il risultato sono i nostri due ultimi album ovvero "La Belle Dame", e l'imminente "Titania".

2 - Di cosa trattano le liriche di "Titania" e chi le ha scritte?
I testi originali sono per la maggior parte opere di John Keats, il poeta inglese morto giovanissimo a Roma. Alcuni testi sono miei mentre un brano è tratto da un'opera di E.A. Poe.

3 - Quali sono le tue influenze musicali e come sono cambiate nel tempo? Chiedo questo anche perchè se non erro la tua creatura musicale compie 50 anni di attività quest'anno, e "Titania" mi sembra un ottimo modo per festeggiare questo traguardo...
La musica classica, la grande musica degli anni '60 e '70, tantissimi artisti che abbiamo amato nel tempo, a partire da Paul McCartney a Peter Gabriel, gruppi come Cream, Procol Harum, Genesis, Camel, Marillion e anche gli ultimi Talk Talk... ma sarebbe lunghissimo l'elenco. Piu' che cambiate si sono ragionevolmente evolute nella ricerca costante di nuove composizioni, al di là di ogni discorso di "genere". Siamo molto produttivi in termini di quantità ma mi auguro anche di qualità ma questo sta a voi dirlo. Lo sforzo principale di GOAD è stato sempre il sapersi e doversi fermare.

4 - Chi ha prodotto l'album e dove è stato registrato?
Francesco Palumbo della My Kingdom Music è il produttore esecutivo di "Titania", persona ormai irrinunciabile per noi; la sua fiducia è stata ed è fondamentale per lavorare in piena serenità. L'album è stato registrato presso lo studio Bucinaccio di Firenze, in un contesto magico immerso nel verde delle colline toscane e poi mixato ed editato dal grande Max Cirone a Roma, nei suoi Garbatella Studio.


5 - State già lavorando a nuova musica? E ci saranno cambiamenti importanti nel vostro sound?
Sì, a fine anno consegnerò il nuovissimo lavoro a Francesco Palumbo, in avanzato stato di mixaggio. Le strade percorse, sempre nell'alveo del nostro "fiume", sono fondamentalmente la ricerca di armonie sempre diverse ed originali e un sound che, con l'intervento del nostro tecnico di Roma, assume sfumature sempre differenti.

6 - State facendo dei live show? E cosa deve aspettarsi un nuovo spettatore da un vostro concerto?
Al momento dobbiamo aspettare gli impegni dei nostri musicisti, tutti attivi sia nella classica che nel jazz e anche nel blues. Io rispetto sempre le loro attività e cerco di non interferire, visto il momento negativo della musica in generale. I nostri possibili ascoltatori troveranno musica autentica senza schemi prefissati ed esecuzioni che coinvolgono il "pathos" oltre che la mera tecnica, per noi soltanto al servizio dei vari brani. Però ho una chicca per voi... chi volesse avere un assaggio di ciò che sono i GOAD dal vivo vi consiglio di acquistare il nostro CD che in prima edizione presenterà un bonus album di oltre 75 minuti registrato a Genova nel 2006 e alcune canzoni registrate in studio per pochi amici nel 2022.

7 - Vogliamo parlare degli altri musicisti che ti hanno accompagnato nella lavorazione di "Titania"?
Ben volentieri: oltre a mio fratello Gianni Rossi cofondatore alla chitarra, abbiamo Paolo Carniani alla batteria un autentico musicista da palco, con noi dagli inizi Alessandro Bruno, eccelso chitarrista jazz che suona mille strumenti, dall'oboe al violino, dal sax al flauto, Francesco Diddi, giovane e geniale polistrumentista come pochi, Martino Rossi che mi aiuta al basso, samples, effettistica psichedelica, cori...Nel tempo ne abbiamo avuti tanti altri ma lo zoccolo duro è questo. Una menzione a parte per Max Cirone, pianista, cantante e ingegnere del suono dal gusto unico, che collabora con GOAD da anni lontanissimi.

8 - Quali obiettivi vi siete prefissati come band e dove volete arrivare?
Scrivere quanto più possiamo e cercare che venga fuori ben realizzata e senza occhieggiare ad alcuna moda, sperando in una rinascita dei concerti live per i quali mancano agenzie serie, qualificate ed interessate a proposte non commerciali e non imposte dal martellante e a senso unico modo di proporre e sponsorizzare di oggi.

9 - Abbiamo finito. Salutandoti lascio le parole conclusive a te!
Apritevi al "nuovo", cari audiofili, non lasciatevi condizionare da ciò che il 99% delle radio vi costringe ad ascoltare! e non contentatevi della musica del web ma acquistate dischi e cd perché altrimenti la musica vera morirà e i musicisti con essa... ed un mondo senza musica ed arte non è degno di essere vissuto.


Intervista a cura di Mirco Innocenti

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