Intervista ai GREAT MASTER


Abbiamo l'onore di avere i veterani del power metal italiano Great Master sulle nostre pagine virtuali! La band sta lanciando un nuovo album dal titolo "Montecristo" e quindi l'occasione era ghiotta per parlare di questo e di altro con la band. Risponde alle nostre domande il chitarrista e fondatore dei Jahn Carlini. Buona lettura!

1 - Ciao Jahn, parliamo subito del vostro album in uscita intitolato "Montecristo"!
Montecristo è un idea che è nata subito dopo l’uscita di “Thy Harbour Inn” per svoltare dalla strada piratesca e raccontare una nuova storia, questa volta tratta dal romanzo di Alexandre Dumas “Il Conte di Montecristo”. Volevamo cambiare radicalmente tema in quanto in molti cominciavano già a definirci Pirate Metal come genere, cosa che non riteniamo corretta in quanto il nostro genere ha sempre spaziato tra l’heavy classico e il Power Metal. Abbiamo avuto la nostra parentesi Pirate con “Skull and Bones” e “Thy Harbour Inn” ma si è conclusa con quest’ultimo album.

2 - In cosa pensi che si differenzi questo nuovo lavoro rispetto al precedente "Thy Harbour Inn"?
“Thy Harbour Inn” è un album composto quasi interamente da canti marinareschi del 1800. Un album che abbiamo realizzato in un momento drammatico come la pandemia, per tenerci comunque attivi. Lo abbiamo completato inserendo altre canzoni a tema come “Skull And Bones” in versione acustica e la cover dei Running Wild “Treasure Island” sempre in versione acustica. THI è un disco semplice che ha comunque ampliato la nostra cerchia di fan e col quale abbiamo perfezionato il modo di arrangiare e cantare i cori. Montecristo è una storia complessa e centrata a inizio del 1800, che racchiude molti temi da sviluppare, amore, passione, complotti, tradimenti, prigionia, scambi d’identità, avvelenamenti, vendetta. Abbiamo un solo protagonista attorno al quale si svilupperà un’avventura incredibile. Lo stesso Umberto Eco lo definì “…uno dei romanzi più appassionanti che mai siano stati scritti”. In comune però con le tematiche piratesche abbiamo sempre una storia che parte dal mare, un’isola e un tesoro!

3 - Avete in programma un tour per promuovere questo nuovo lavoro? E pensate di tenere dei live show anche al di fuori dell'Italia?
Stiamo pianificando delle date per promuoverlo, cominceremo il 23 settembre presentandolo per la prima volta ai nostri fan, in modo esclusivo, all’Arci Tom di Mantova in una serata tutta power nella quale saremo accompagnati da altre due band in una serata esplosiva. L’estero è sicuramente una strada che a breve vogliamo iniziare a percorrere per ampliare la nostra cerchia di follower e per conoscere tanti nuovi amici.

4 - "Montecristo" è il vostro sesto album, un bel traguardo! Come vi sentite per questa uscita?
Siamo molto elettrizzati, lo stiamo attendendo da parecchio tempo perché per realizzare questo album c’è stato un lavoro lunghissimo. Un lavoro quasi maniacale nell’elaborare le musiche, i testi, i cori… e i video. Con questo disco abbiamo voluto alzare l’asticella e abbiamo cercato di piazzare ogni tassello nel posto giusto dando al concept quell’espressività in grado di trasportare l’ascoltare nel pieno della storia e renderlo partecipe delle avventure/disaventure di Edmond Dantes. Oltre al disco infatti dobbiamo aggiungere anche il tempo che ci è voluto a pianificare e realizzare i video di “Nest of Stone “ e “The Left Hand Joke”. Due video realizzati per promuovere il disco e per i quali sono stati ingaggiati molti attori e scelto luoghi particolari per ricostruire nel minimo dettaglio la storia che volevamo raccontare.


5 - Se non erro avete una storia trentennale alle spalle, ma avete pubblicato il vostro primo album nel 2009, a circa quindici anni dai vostri esordi e dai primi demo. Spiega per favore ai nostri lettori cosa è successo in quell'arco temporale...
La band si è formata a metà anni 90 ma col finire del decennio si è sciolta. Eravamo dei ragazzi e ognuno col passare degl’anni ha scelto la propria strada. In questo periodo sono stati realizzati un paio di demo. Anch’io avevo messo il Metal momentaneamente da parte, abbracciando la strada del rock, ma dopo una decina d’anni ho deciso di ritornare a suonare Metal e avendo a disposizione del materiale ho iniziato a riarrangiare alcune canzoni. Ho chiesto a Max Bastasi e Marco Manente di supportarmi nel lavoro, così è nato “Underworld”. Abbiamo trovato subito un contratto con Underground Symphony, la nostra attuale label con la quale è nato un rapporto d’amicizia. Quindi la discografia ufficiale dei Great Master inizia dal gennaio 2009 mese in cui è stato firmato il nostro primo contratto discografico.

6 - Di cosa trattano le liriche di "Montecristo"? Verrebbe facile immaginare si tratti di un concept...
Ogni lirica di “Montecristo” descrive un episodio cardine del romanzo, iniziando con l’arrivo di Dantes a Marsiglia, il complotto, l’arresto e la prigionia, la conoscenza dell’abate Faria, il concetto di vendetta che inizia a coltivare e il recupero del tesoro dall’isola di Montecristo, le sue pluri identità, l’amore perduto, la vendetta e un finale in cui il Conte di Montecristo lascerà il suo personale messaggio al lettore. Portare in musica un romanzo di tale portata non è stato semplice ma siamo molto soddisfatti del lavoro svolto.

7 - Proponete un power metal in linea con le uscite classiche del settore, con anche l'innesto di voce femminile. Ma c'è qualcosa del vostro sound che pensate vi differenzi da altri gruppi tipo il vostro?
Il sound dei Great Master inizia ad avere sempre più una propria identità e sebbene possa essere influenzato da qualche gruppo storico, con l’apporto delle parti sinfoniche di Giorgio Peccenini e l’utilizzo di cori sempre piu presenti e caratterizzanti le canzoni, lo ha portato ad avere un proprio concetto di originalità. In live, per sostenere tutto questo, portiamo ben 5 voci al microfono cosa che ben poche band fanno. Se in aggiunta ci mettiamo anche il suono epico e melodico, il drumming spinto e correlato da semplici melodie otteniamo il sound dei Great Master.

8 - Quali sono stati i gruppi che più vi hanno influenzato e ancora vi influenzano?
Gruppi che hanno influenzato il nostro modo di suonare spaziano dall’heavy classico al power metal con un contorno di epic metal. Partendo da una base Iron Maiden arriviamo a band come Running Wild, Angra, Savatage, Stravovarius per dirne alcuni e per quella parte epic possiamo inserire Warlord, Manowar, Virgin Steele.

9 - Ultima domanda con risposta libera!
Un ringraziamento speciale a voi di HardHeavyCore per averci dato la possibilità di presentare la nostra opera più prestigiosa. Un grazie anche a tutti coloro che dopo aver letto questa intervista inizieranno a seguirci e sostenerci nei nostri canali social. Invitiamo tutti a visitare il nostro sito web www.great-master.com dove troverete i link per raggiungere i nostri social. Venite a trovarci e a conoscerci! Vi aspettiamo!


Intervista a cura di Mirco Innocenti

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