Intervista ai FALISTRA


Riportiamo fedelmente alcune note incluse nel press-kit di questa band che riteniamo rilevanti per farveli conoscere:
"La musica dei FALISTRA è intima e introspettiva, impreziosita da eterei paesaggi sonori, delicate melodie di flauto e voci femminili, ed è concepita come un percorso artistico attraverso la sofferenza e la malinconia verso la luce e la guarigione. Un ascolto obbligatorio per te che ami Sopor Aeternus, Ataraxia, Monteverdi, Mortiis, Loreena McKennitt".
A voi ora saperne di più attraverso le parole di Onanet, la parte maschile di un duo molto interessante!
PS: trovate la recensione del loro debutto QUI.


1 - Ciao ragazzi e benvenuti su Hardheavycore webzine! Vogliamo ripercorrere i passi essenziali della vostra carriera fino alla pubblicazione di "Di Limpide Tempeste"?
Io e Ada ci siamo incontrati in un luogo piuttosto oscuro, circa un paio d´anni fa, condividendo un bisogno incontenibile di creare musica insieme, partendo dalle nostre passate esperienze musicali e personali. Insieme abbiamo creato un cammino artistico che ci ha letteralmente travolto e portato a ciò che siamo oggi, cioè se non una vera e propria band, di certo una entità creativa molto unita. I primi abbozzi dei brani, piuttosto ambientali e rarefatti, sono nati nella primavera del 2022 e sono poi andati trasformandosi ed evolvendosi grazie al talento di Ada, che ne ha portato alla luce le melodie e le sfumature nascoste, giungendo poi dopo un anno di intenso a lavoro a ´Di Limpide Tempeste´. Il mastering di Mauro Berchi (Canaan, Eibon Records) e il dipinto di Fabrice Billard che appare in copertina sono state le classiche ciliegine sulla torta di un lavoro che siamo felicissimi di poter presentare agli ascoltatori.

2 - Di cosa trattano le liriche di "Di Limpide Tempeste" e chi le ha scritte?
Le liriche sono opera mia. Sono scritte in modo istintivo, come mi accade sempre. Credo che in esse sia fluito o confluito un trauma, un dolore profondo, che mi aveva portato ad allontanarmi dal mondo. Parafrasando alcuni brani del disco, appunto, credo di aver vissuto a lungo in un sepolcro di foglie marcite, dissolto nel vento e nel silenzio. Ma certi dolori non sono fatti per essere eterni, ed insieme ad Ada, ho trovato una via per abbracciare i miei spettri, liberandoli forse. In questo, le voci e le parti di flauto di Ada hanno avuto il ruolo fondamentale di offrire alle ombre una danza in penombra, che le ha invogliate a muoversi verso la luce senza per questo snaturarsi. Il disco è un cammino di guarigione da un dolore profondo che spero ora di poter condividere con chi vorrà ascoltare il disco.


3 - Quali sono le vostre influenze musicali?
Veniamo da ascolti prolungati e multiformi. Ada è polistrumentista con una formazione classica, con una dedizione quasi sacrale verso Faure´ e Monteverdi, mentre io mi sono nutrito a lungo di doom, neo folk, ambient e atmosfere decisamente nere e malinconiche quali quelle di Mortiis, Sopor Aeternus, Ataraxia. Un punto d´incontro tra noi due potrebbe essere quello dei cantautori italiani, De Andre´ e Branduardi su tutti, ma anche l´immensa Loreena McKennitt. E i Katatonia di ´Dance Of December Souls´, naturalmente.

4 - Chi ha prodotto l'album e dove è stato registrato?
Abbiamo realizzato il disco in assoluta indipendenza, registrando e mixando in assoluta solitudine e scambiandoci bozze e parti attraverso il web. Può sembrare un modo strano di lavorare ma per noi, data la fortissima comunione d´intenti e la chiarezza dell´obiettivo che avevamo, credo abbia funzionato benissimo.

5 - State già lavorando a nuova musica? E ci saranno cambiamenti importanti nel vostro sound?
Al momento non lo sappiamo : e´ cosi´ bello essere arrivati a pubblicare ´Di Limpide Tempeste´ grazie all´opera di My Kingdom Music che intendiamo goderci questo momento. Ma sicuramente presto o tardi quella spinta emotiva che al momento sembra essere esaurita si presentera´ nuovamente : vedremo allora quali forme saranno consone per ci´ che sentiremo di esprimere, o che vorra´ esprimersi attraverso di noi. Non ci poniamo limiti.

6 - Farete dei live show? E cosa deve aspettarsi un nuovo spettatore da un vostro concerto?
Anche qui, difficile a dirsi. Certo i brani richiederebbero importanti riarrangiamenti per essere eseguiti in duo, inoltre crediamo che la nostra musica abbia bisogno di situazioni e ambiti diversi dal classico concerto in un club per poter essere apprezzata. Forse addirittura potrebbe essere più adatto a Falistra un teatro o una installazione di arte moderna. Chissà se capiterà´ l´occasione adatta, ci rifletteremo.


7 - Quali obiettivi vi siete prefissati come band e dove volete arrivare?
Non avevamo nessun obiettivo se non quello di esprimerci e creare musica insieme, quindi essere qui a parlare del nostro debut album, per due elfi che rifuggono la luce come noi, e´ già qualcosa di incredibile, quindi per ora il presente è ´Di Limpide Tempeste´.

8 - Abbiamo finito ragazzi. Salutandovi lascio le parole conclusive a voi!
Grazie per l´attenzione, è stato un vero piacere! Vi chiediamo di provare ad abbandonarvi alla nostra musica e di fare un pezzo di strada insieme a noi.

Intervista a cura di Mirco Innocenti

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