GOTLAND "Rise" (Recensione)


Full-length, Earth and Sky Productions
(2023)

I Gotland sono una realtà extreme metal attiva dal 2007 e proveniente da Torino, e la loro discografia non è molto estesa in quanto questo "Rise", spinto dalla attiva Broken Bones Promotion (la quale ci ha mandato il promo in questione), è il loro secondo full-length, che segue il debutto intitolato "Gloria Et Morte" del 2014. Tanti anni di attesa saranno serviti per farci ascoltare qualcosa di veramente valido? Decisamente sì, e oltretutto da quello che ricordo di questa band, c'è stato anche un netto miglioramento sotto tutti gli aspetti. 

Questo album è un concept basato sulla vita di Arminio, il condottiero cherusco che sconfisse l’Impero Romano nella battaglia della foresta di Teutoburgo. All’album hanno partecipato svariati ospiti, ognuno con uno specifico ruolo nella storia, tra i quali figurano Davide Cicalese (FUROR GALLICO), Manuel “Lupus Nemesis” Visconti (ATAVICUS, ROTA TEMPORIS), Chiara “Kyrah Aylin” Di Mare (ELEGY OF MADNESS), Simone “Zilath Mekhlum” Scocchera (SHADOWTHRONE, FICTIO SOLEMNIS, ex-VOLTUMNA) e Haiwas (VERATRUM, VOLAND).

Tutto questo si esplica in tracklist lunga ed articolata, divisa in atti, cinque in totale, e il sound è un buon ibrido tra il symhonic black metal e il death metal più "di tendenza" di band come ultimi Behemoth o Fleshgod Apocalypse, tanto per citare i nomi più vicini a quanto propongono i Gotland. In questo senso una produzione perfetta valorizza l'operato di tutta la band: la voce di Irmin è molto versatile, tra scream che quasi ricordano il buon Dani Filth, fino a toccare growl tipicamente death. Ottimo l'operato delle due asce, EG Orkan Guitars e Daniele Poveromo sciorinano riff al fulmicotone e anche un riffing pesante e quasi thrashy a tratti, mentre le tastiere e gli effetti in generale si fanno strada tra tutto questo pandemonio donando epicità e atmosfera in grandi quantità.

Per album come questi è difficile segnalare tracce migliori o peggiori, anche perchè le peggiori non esistono, e anche perchè sembra tutto così perfetto che si farebbe torto a qualche canzone. E' quindi un piccolo gioiello questo album, ricchissimo dal punto compositivo, trascinante, violento, teatrale, intenso. Nonostante questo proverò a citare quelli che sono gli episodi che mi hanno più impressionato, pur facendo molta fatica a trovarne altri che non mi hanno impressionato...Una delle canzoni che mi è rimasta più nel cuore è "Insidia", che presenta una band alle prese con un death metal violento e orchestrale davvero d'impatto, ma come non menzionare altri piccoli capolavori come "Roman and Cheruscan", "Slaughtered Centurions" o la bellissima, tenebrosa e avvolgente title track posta come chiusura di un album che non deve assolutamente mancare nella collezione di tutti gli amanti del metal estremo più sinfonico ma al tempo stesso violento. Tutti i brani hanno una complessità che rasenta anche certo progressive metal, la band ha una vena compositiva straripante e questo viene a galla benissimo. Si sente che non è un lavoro qualunque, ma un disco pensato e curato a livello maniacale.

Se amate band come Dimmu Borgir, Behemoth, Cradle Of Filth, Fleshgod Apocalypse e Septicflesh non potete non avere questo album. Semplicemente favoloso, non ho altri termini per definirlo...Masterpiece!

Recensore: Mirco Innocenti

Tracklist:

ACT I

1) Foedus (Intro)
2) Roman and Cheruscan
3) The Downside
4) Insidia

ACT II
5) Expectatio (Interlude)
6) Deception
7) Traitor or Savior

ACT III
8 ) Clades Variana (Interlude)
9) Slaughtered Centurions
10) Spiriti nelle Tenebre
11) The Dishonor

ACT IV
12) Imperium non Obliviscitur (Interlude)
13) Ballata del Tradimento
14) The Same Blood
15) Visurgis

ACT V
16) Invictus (Interlude)
17) Rise

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