MORGURTH "Blood Eagle" (Recensione)


Full-length, Ghost Record Label
(2023)

I Morgurth sono una realtà black metal italiana capeggiata dal polistrumentista Narthang, il quale in questo secondo full-length ci propone un metallo nero che però molto deve a formazioni come Immortal (su tutti) o ultimi Gorgoroth. L'alone freddo, glaciale e al tempo stesso epico e thrasheggiante degli ultimi Immortal è ben presente, mentre l'aspetto puramente tecnico e maligno degli ultimi Gorgoroth è quasi palese, anche se tutto sommato possiamo parlare di un sound personale e molto curato, in cui ci sono incursioni anche nell'heavy metal clasico, soprattutto per quel che concerne il riffing quadrato e non tipicamente zanzaroso e sporco della seconda ondata del black metal nord-europeo.

La batteria è quasi sempre sparata ma più volte sottolinea a i momento più groovy e thrash del disco con maestria, e n questo senso ci sono pezzi molto esplicativo, come la title-track "Blood Eagle" o la veramente epica "Glory and Blood". Entrambe potrebbero anche ricordare i Bathory del priodo più viking ed epico. Ottima anche la voce che è una via di mezzo tra lo scream e il growl, mentre proprio sul finale abbiamo un brano sontuoso e malinconico come "Stones and Frost" che ci fa respirare le vecchie atmosfere glaciali del black metal scandinavo, tirando vagamente in ballo anche i Dissection, e si possono scorgere anche analogie tra la voce di Narthang e quella del compianto Nodtveidt.

Un album molto buono, per tirare le somme, vario e avvincente, che abbraccia vari stili di black metal e non solo e dimostra le ottime capacità dell'unico membro di questa realtà, che ha saputo da solo farsi carico di un lavoro notevole. I fans del vecchio black metal scandinavo non potranno rimanere delusi!

Recensore: Mirco Innocenti

Tracklist:
1. Winter Night
2. Blood Eagle
3. From the Ice
4. Glory and Blood
5. Ancient Land
6. The Seer
7. Stones and Frost

Line-up:
Narthang - Everything

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