SVIET MARGOT "Into The Badlands" (Recensione)


Full-length, Independent
(2023)

‘Into The Badlands’ è il nuovo album degli italiani Sviet Margot. Riguardo il sound proposto in questo lavoro la band ha dichiarato: "L’album è composto da 13 tracce che nascono dal desiderio di sperimentazione tra un potente pop elettronico e qualche giocoso richiamo hard rock di ispirazione manga/anime giapponese; con voce femminile che spazia tra pop leggero melodico e a volte più ritmico e parti liriche". 
Per quanto riguarda le tematiche trattate nell'album la band ha dichiarato: "Come la vita che è piena di alti e bassi, di momenti allegri e momenti duri, di attimi di velocità e attimi di riflessione, questo album è un’alternanza di brani ora energici ora intimi. Luci e ombre che si susseguono per poi convergere verso un unico luogo: le Badlands … simbolo ideale di quel campo di battaglia che può essere la nostra vita. Battaglia che possiamo sdrammatizzare con il nostro spirito e la nostra musica".

E la band tiene fede a ciò che aveva annunciato e che abbiamo riportato, confezionando un disco davvero buono, sia per ciò che concerne la produzione e sia per le ottime intuizioni sonore, molto disparate ma che potrebbero essere accomunate sotto la grande bandiera del rock. Le incursioni nel Pop Rock, nel Progressive e nel J Rock si sentono, soprattutto per una interpretazione molto versatile della cantante. La band riesce a dare la giusta dose di potenza e al tempo stesso di intimità all'album, passando con disinvoltura da episodi più tranquilli ad altri più vicini al puro hard rock/metal. Toccante è anche la semi ballad cantata in italiano, "Distante Da Chi", mentre tante altre tracce sono stati scelti come singoli e possono tranquillamente essere presi come indicatori di ciò che troveremo nell'album, tra cui spicca la potente opener "All I Need", che è poi seguita dalla veloce "Tales & Tales", che è una bella stoccata hard rock. 

Probabilmente il quarto singolo estratto, "Limitless Change" è quello dove la band dà pieno sfoggio dell'ottima tecnica di cui è in possesso e si intravedono spiragli di metal sinfonico con tanto di voce soprano, mentre in "Hope In Fire" la band flirta nuovamente con la musica elettronica ma mantenendo un bel tiro e azzardando un cantato sulle strofe quasi rappato che poi si esprime in tutta la sua melodia nei ritornelli.

Questo è un album molto bello e coinvolgente dalla prima all'ultima traccia, forte di una tracklist molto variegata e un approccio molto livellato ai canoni del metal odierno e più contaminato. Ma la forza sta nelle canzoni, sempre ispirate. Da avere.

Recensore: Mirco Innocenti

Tracklist:
01. All I Need
02. Tales & Tales
03. Crystal Tears
04. Distante Da Chi
05. Waterfire
06. Limitless Change
07. Into The Badlands
08. Blood Lipstick
09. Hope In Fire
10. Blue Mind
11. Wings Of A Star
12. Angel Of The Moon
13. Margot

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