AEDY "Ru Mort" (Recensione singolo)

 

Single, Independent (2023)

Tornano i veterani del folk metal italiano Aedy con un brano inedito intitolato "Ru Mort". Di seguito il concept del brano. Lo riportiamo perchè a nostro avviso è molto bello ed evocativo e va a sposarsi benissimo con la musica di questi ragazzi:

La eggenda del Ru Mort:
"Ogni Ruscello, durante i periodi di piena, è sorvegliato da una Guardia. Un giorno la Guardia del Ru Mort andò a fare il solito giro di controllo del ruscello. Quel giorno però, il guardiano si sentiva seguito da una presenza misteriosa; con la coda dell'occhio, notò qualcosa muoversi nell'erba e scoprì che si trattava di una vipera nera. Il guardianoprese un bastone ed allontanò la serpe, poi proseguì il giro di ispezione lungo il ru. Dopo un centinaio di metri vide nuovamente la vipera. Spaventato, si allontanò di corsa lungo il ruscello. Dopo pochi metri si fermò per riprendere fiato e vide ai suoi piedi nuovamente la serpe. Allora afferrò un bastone e la colpì mortalmente. Da quel giorno il ruscello iniziò a perdere acqua e le pareti si sgretolarono sotto la forza impetuosa dell'acqua. Il Guardiano, convinto di aver ucciso una semplice vipera, aveva in realtà ucciso la Fata protettrice del Ru che, da quel giorno, prese il nome di Mort, perchè morì ogni vegetazione, che precedentemente era irrigata con l'acqua del ruscello. Questa leggenda viene dal paesino di Roisan, che si trova nella vallata per andare al Gran S. Bernardo".

Come da consuetudine per questo genere musicale, abbiamo una sezione prettamente metal con tanto di chitarre rabbiose e batteria che spesso usa pattern belli tosti, e poi una sezione melodica nella quale le melodie e le armonizzazioni tipiche del folk metal prendono corpo. In questo brano potremo parlare di un buon bilanciamento di tutti gli elementi. Le parti aggressive che caratterizzano buona parte del brano sono stemperate dalla voce melodica di Emiday e mentre gli strumenti classici sono suonati in aniera impeccabile abbiamo l'aggiunta di alcune sorprese come il flauto irlandese e la cornamusa bombarda di Vincent Boniface che riescono a riempire ogni angolo del brano, donandogli una vitalità ed un sapore epico incredibili.

Una nota di merito va soprattutto al batterista Emi, in grado di vivacizzare il brano e dargli anche varietà. In ogni caso non stiamo parlando di un brano complesso o molto lungo, e questo forse è un bene perchè così come è stato pensato funziona molto bene e le melodie rimangono ben impresse. Ora attendiamo con fiducia il primo full di questa band, dato che a memoria mi pare siano in giro da più o meno quindici anni e quindi hanno ancora da dimostrare la loro bravura su un lavoro sulla lunga distanza. Per adesso molto bene!

Recensore: Mirco Innocenti

Line-up:
Emiday - Vocals 
Molly - Guitar 
Kate - Bass 
Emi - Drums

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