JACK BRAIN "Shadow Archetype" (Recensione)


Full-length, Independent
(2023)

Attivo dal 2016, il progetto del polistrumentista Giacomo Casile denominato Jack Brain ha attraversato diverse sfaccettature che si sono tradotte in ben sette album. Sintetizzando, questo artista è partito un po' come tanti altri nell'emulare il sound grunge e alternative rock degli anni Novanta, ma pian piano si è arricchito di altri elementi che lo hanno reso più particolareggiato e personale. 

In questo ultimo album intitolato "Shadow archetype" Giacomo attua una metamorfosi quasi totale del suo sound, soprattutto se prendiamo come metro di paragone il suo primo album "Epic Spleen", dove vi era la malinconia che da sempre contraddistingue l'artista in questione, ma dove vi era molto più rock a livello di chitarre e altri elementi tipici della sscena alternative. 

Il nuovo album presenta molta più elettronica e trae spunto da artisti come Massive Attack, Puscifer, Aphex Twin e Prodigy. Il tutto poi è certamente rielaborato secondo una logica che rimanda sempre alla base di Jack Brain, ovvero il rock alternativo, ma qui la sperimentazione non è più velata, ma manifestata in toto. 

Ciò che ne esce è un disco davvero buono e affascinante per le idee messe nero su bianco e il coraggio di intraprendere una via propria. Jack Brain dimostra molta apertura mentale e una più che sufficiente padronanza di vari stili e si sente bene questa sua voglia di non stare mai fermo. E' anche dotato di una fantasia non comune nel comporre e di una forte sensibilità artistica. 

Per conoscerlo potreste cominciare dal singolo estratto da questo album, ovvero "Nike" e poi proseguire con tutto il suo materiale. Solo per menti aperte però, astenersi metallari duri e puri o talebani di qualsiasi stile.

Recensore: Mirco Innocenti

Tracklist:

1. Daydream
2. Magic Spark
3. Nike
4. Fantasy
5. Habit
6. The art of noise
7. Timeless dare
8. Pretty floyd
9. Shadow archetype
10. Twin 69

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