Intervista ai LACE (Davide Merletto)


Oggi vi presentiamo il nuovo progetto di Davide Merletto, i Lace, che esordisce con l'ep "On Your Way" che a brevissimo recensiremo su queste pagine! Se amate l'AOR e simili non perdete questa uscita. In questa intervista Davide ci fracconta delle sue esperienze passate, presenti e piani futuri!

1 - Ciao e benvenuto su Hardheavycore webzine! Vogliamo ripercorrere i passi essenziali della tua carriera fino alla pubblicazione di "On Your Way"?
Ciao a tutti voi e grazie per avermi proposto questo bel momento di racconto! Sono molto felice di essere qui a chiacchierare con voi. I passi essenziali della mia carrirea ? Certo, quante ore ho per rispondere ? Hahaha! Dunque, diciamo che il mio percorso musicale “ufficiale” è un’avventura che dura già da più di 25 anni. Volendo riassumerlo in qualche Step signficativo direi sicuramente che il primo è stato passare dalla chitarra al canto. Il mio percorso artistico è cominciato molto presto grazie ad un regalo speciale, una chitarra acustica, che ancora oggi suono per la parte di composizione, donatami da mio nonno. A poco meno di vent’anni tuttavia, ho cominciato a studiare anche canto, perfezionando la mia tecnica con Laura Cappelluccio, attraverso lo studio della lirica. Questa esperienza mi ha portato direttamente al secondo passaggio molto significativo del mio percorso: applicare i miei gusti in un ambiente nuovo e sorprendente, il ruolo di Gesù nel musical “Jesus Christ Superstar”. Con la compagnia T&M Live ho portato lo spettacolo nei principali teatri italiani per due anni, ricevendo alcuni premi (sempre con quelle canzoni) durante svariati concorsi. Altre due esperienze significative sono state gli album e i Tour, prima con i Daedalus e poi con i Planethard. Nel 2005 sono entrato a far parte dei Daedalus, band progressive metal. Con i Daedalus nel 2009 ho pubblicato “The Never Ending Illusion” per Galileo Records, mixato da Roland Grapow e con la copertina realizzata da Mark Wilkinson, disegnatore britannico noto per le collaborazioni con Iron Maiden, Judas Priest e Europe. Nel 2011 è uscito “Motherland”, terzo album della band sempre mixato da Roland Grapow e con copertina commissionata a Davide Nadalin (già al lavoro con Sadist e Labyrinth). Dal 2013 al 2015 sono stato voce solista, co-autore e frontman dei Planethard, rock band italiana con cui ho realizzato l’album “Now” (2014, Scarlet Records) e con cui ho suonato in Italia e all’estero, aprendo anche ai Gotthard e Blaze Bailey, tra le voci degli Iron Maiden. Ultima fase molto importante, solo in ordine di tempo, la svolta solista: Lace rappresenta infatti il mio progetto AOR più ambizioso e in rampa di lancio, votato alla qualità del suono e alla schiettezza nei testi, ricco di ospiti illustri.

2 - Di cosa trattano le liriche di "On Your Way" e cosa vogliono trasmettere?
L’album prende il titolo dalla prima traccia, On Your Way. L’ho trovato particolarmente significativo perché si tratta del mio primo lavoro solista, dopo circa 20 anni di percorso musicale da cantante. Il tema al centro dell'album sono le relazioni, approfondite da diversi punti di vista. La relazione con noi stessi, con la persona che amiamo, con amici ed affetti che non ci sono più e la relazione con il pianeta che abitiamo.

3 - Quali sono le tue influenze musicali?
Ce ne sono talmente tante che potrei scrivere per ore! Di solito a questa domanda rispondo dichiarando la mia top 5 per risparmiare ai lettori un capitolo da enciclopedia! Hahaha!: Joey Tempest (anni ‘80/’90), Myles Kennedy, Jorn Lande, Jon Bon Jovi e un pizzico di Chad Kroeger.

4 - Chi ha prodotto l'album e dove è stato registrato?
L’album è stato registrato nelle sue parti vocali al Maia Studio di Genova, prodotto da me e da uno dei miei più cari amici da tantissimo tempo: Andrea Torretta. Abbiamo suonato insieme nei Daedalus ed in seguito è diventato il mio produttore, arrangiatore e ingegnere del suono di fiducia ! Come ripeto spesso è fastidiosamente bravo in tutto quello che fa. Hahaha! Alla fase di composizione e di arrangiamento ha partecipato anche Stefano Lionetti (altro artista Genovese D.O.C.), Leader e mente dei fantastici e super internazionali Lionville ! Siamo stati messi in contatto da amici comuni e, dopo un’intesa quasi immediata in termini di personalità e di stile musicale, il suo talento e la sua creatività sono stati un supporto essenziale nella stesura dei brani profondamente AOR che avevo intenzione di confezionare, suonando egregiamente anche molte parti di chitarra e tastiera. Roland Grapow, John Macaluso, Alberto Bof e gli altri hanno potuto registrare direttamente nei loro paesi e poi, grazie alla tecnologia moderna, inviare ad Andrea le loro parti per essere sapientemente assemblate...Music is worldwide! Hahaha! Per fortuna così siamo riusciti a dribblare eventuali rallentamenti legati alla pandemia.

5 - Stai già lavorando a nuova musica? E ci saranno cambiamenti importanti nel tuo sound?
A livello di idee qualcosa ho già in mente, anche se prima voglio godermi il momento e la piacevolezza di questo album. Non ho ancora un'idea precisa di come si potrebbe evolvere il mio sound, ho esplorato talmente tanti colori della mia voce che faccio fatica ad immaginare il prossimo step, anche se dubito che ci saranno stravolgimenti particolarmente importarti nel mio stile ! Non ho più l’età ! Hahaha ! Scherzi a parte, sento di aver trovato il territorio musicale che più sento mio.

6 - Stai facendo dei live show? E cosa deve aspettarsi un nuovo spettatore da un tuo concerto?
Al momento l'attività dal vivo è in attesa, i ragazzi di Nadir ed io siamo della scuola di pensiero “meglio qualità che quantità” quindi vogliamo osservare come si muovono gli ascolti nei prossimi mesi e rimanere in lettura delle varie opportunità che si stanno creando in Italia e in Europa. Un nuovo spettatore deve aspettarsi da un mio concerto tanta energia, passione, interattività (mi piace parlare e coinvolgere spesso il mio pubblico), un’attenzione maniacale ai suoni, sia miei sia dei musicisti che sceglierò sempre con molta cura per accompagnarmi, e… niente mosse da star consumate (disrtuggere chitarre o vasi di fiori !) Hahaha!

7 - Quali obiettivi ti sei prefissato come artista e dove vorresti arrivare?
So che nel panorama musicale di oggi dire di avere dei sogni da realizzare nella musica può suonare un po’ ingenuo, d’altra parte è proprio questo forse che spinge noi artisti a non mollare mai! Sicuramente mi piacerebbe esibirmi ad un evento Live molto significativo come per esempio il Rock Am Ring o il Wacken, godendomi un pubblico enorme.. di quelli che ti lasciano adrenalina addosso per settimane! E poi perché no, un bel riconoscimento ad una o più delle mie canzoni potrebbe soddisfare la mia ambizione.. Che so, magari un Grammy o un Billboard! Hahaha!

8 - Abbiamo finito Davide. Concludi pure come vuoi questa intervista.
Grazie ancora a te e a tutti per questa bellissima occasione, se ascoltando il mio album vi farà piacere condividere con me le vostre emozioni e i vostri pensieri sarò super felice di entrare in contatto attraverso i miei canali social. Rock on ! Davide


Intervista a cura di Mirco Innocenti

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