AIN'T "Lo-Fi Demo EP" (Recensione)


EP, Autoproduzione (2022)

Se pensiamo che su queste stesse pagine, poco tempo fa, abbiamo recensito un'altra realtà del pescarese che faceva glam rock (i Twisted), e oggi ci troviamo a recensire forse un progetto che ne rappresenta l'antitesi in termini di rock, la cosa si fa interessante, soprattutto su chi dibatte su come possano essere fattori esterni a influenzare l'operato degli artisti. Ecco, io personalmente credo che conti molto l'animo dell'artista, e che il resto solo in minima parte può influenzare l'arte che produce. Ma è un discorso complesso e che giustamente non mi va di affrontare ora, occorrerebbe un dibattito che qui non possiamo affrontare.

Infatti Ain't si prodiga nel dimostrarci che anche in Italia, nella sua parte più centrale si può produrre dell'ottimo grunge, in questo caso un po' anomalo e contraddistinto da una vena a tratti abbastanza triste. Anomalo perchè non richiama in modo diretto i nomi più famosi del genere (Soundgarden, Nirvana, Stone Temple Pilots, Pearl jam, Alice In Chains), ma cerca di inoltrarsi in qualcosa di decisamente più intimo e underground, flirtando anche con il rumorismo ("Christaway", "Flashes, Clones & Street Motherfuckers", "Flashes, Clones & Whores"), mentre in altre canzoni si mantiene un rapporto di confidenza con la melodia, ben presente in un cantato mai estremo come quello del tuttofare di questo progetto, cioè Stefano D'Angelo, che riesce a offrire canzoni con diversi connotati, e a volte sceglie di lasciare più spazio alla parte strumentale, non cantando proprio su alcuni brani che forse, nella sua mente, necessitavano di uno spazio maggiore per esprimere l'imprevedibilità della parte strumentale.

A volte, infatti, il rumorismo sembra soppiantare la logica per voler arrivare ad un climax in cui tutto quello che si è creato si può distruggere, un po' come facevano sul palco artisti come Jimi Hendrix o Kurt Cobain. "Lo-Fi Demo EP" è un buon prodotto, forse manca della canzone davvero vincente, della hit memorabile, ma nel complesso è da promuovere senza tanti indugi.

Recensore: Mirco Innocenti

Tracklist:
1. Christaway
2. Dirty World
3. Stand The Dominoes On End
4. Flashes, Clones & Street Motherfuckers
5. Narcissistic Christ
6. Mantra For Inner Light
7. Flashes, Clones & Whores

Links:
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https://aintofficialpage.bandcamp.com

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